Pompei non cessa di stupire con i suoi reperti: un carro della sposa, che probabilmente trasportava i due sposi in fuga dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., è stato restaurato e sarà ora visibile a Roma, dal 4 maggio al 30 luglio alle Terme di Diocleziano.

Si tratta di una prima assoluta, nell'ambito della mostra "L'istante e l'eternità". La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle 18, con varie possibilità di combinazioni per il biglietto di ingresso.

Di cosa si tratta

Il carro della sposa è un "pilentum", ossia un particolare veicolo in uso presso le famiglie dell'alta nobiltà romana e greca.

Si tratta di un veicolo completamente diverso da quelli utilizzati di consueto per le necessità quotidiane o lavorative, come ad esempio il trasporto di prodotti agricoli.

Il "pilentum" è una sorta di elegantissima carrozza, legata ai culti femminili e utilizzata esclusivamente nelle cerimonie, in quelle nuziali in primis. Faceva parte del corteo di nozze e serviva ad accompagnare la sposa nella sua nuova casa. Il cassone è in legno dipinto, decorato con metalli lucenti e preziosi tra cui bronzo ed argento. Da notar la presenza di medaglioni che raffigurano amorini, figure femminili, scene erotiche e simboli di fertilità e buon auspicio. Le ruote in legno e ferro, i mozzi, i supporti per le funi e ogni altra superficie del carro sono finemente decorate: una sorta di barocco ante litteram.

Il cassone è fornito di spalliera e braccioli, all'epoca verosimilmente imbottiti. Il mezzo prevede due posti, di cui uno per la sposa e il secondo, probabilmente, per la madre che l'accompagnava.

Un reperto unico

Si tratta di un'operazione unica nel suo genere perché il carro della sposa, sino ad ora, era conosciuto soltanto grazie alle sue raffigurazioni rinvenute negli antichi mosaici, oppure tramite le descrizioni presenti nelle fonti storiche, quali Virgilio e Livio.

Ora le delicatissime fasi dello scavo e del restauro consentono di ammirarlo in concreto. Quasi due anni di un lavoro attento e meticoloso per una prima mondiale. Infatti è la prima volta che un "pilentum" viene restaurato.

Esiste un unico precedente: anni fa, in Grecia, era stato trovato un veicolo analogo al carro della sposa, all'interno di una tomba appartenente ad una famiglia dell'alta nobiltà.

Ma all'epoca fu deciso di lasciarlo ove si trovava, senza estrarlo né ricostruirlo. L'operazione di Pompei costituisce altresì un esempio di riuscita collaborazione tra le istituzioni artistiche (coinvolte nella ricerca e nel restauro) con le forze dell'ordine, per sottrarre questo tesoro ai tombaroli che da tempo lo cercavano.