Un altro tassello alla conoscenza di Puccini si aggiunge con la scoperta di quattro arredi del maestro, a 100 anni dalla sua morte. Nella sua casa di Viareggio, Mauro Pardini e Renata Frediani hanno ritrovato quattro piccoli mobili: una credenza, due tavolini e un mobile da ingresso. Precedentemente considerati dispersi, saranno restaurati e successivamente ricollocati nel villino.

I mobili di Puccini recuperati

Uno dei due tavolini è di provenienza viennese, prodotto da Gebrüder Thonet. Si tratta di una storica azienda produttrice di mobili in legno, la cui fondazione risale al 1800. Pare sia stato acquistato da Puccini all'inizio del Novecento presso un mobiliere fiorentino. Il secondo tavolino e gli altri due arredi sono stati prodotti da Carlo Spicciani nei primi anni Venti. La famiglia Spicciani, artigiani ed ebanisti originari di Pescia, è stata una colonna portante nella produzione del mobile artistico toscano tra Ottocento e Novecento, integrando la tradizione lucchese con le emergenti istanze internazionali.

La credenza è in noce dal gusto orientaleggiante. Il tavolino e il mobile da ingresso sono adornati con parti ceramiche. In particolare, il tavolino pare fosse collocato nella biblioteca di casa e rappresenti un unicum per le splendide inserzioni decorative in ceramica. Documentazione cartacea attesta la fornitura dei tre arredi a Puccini proprio da parte di Spicciani. Insieme ai due scopritori, Mauro Pardini e Renata Frediani, ha partecipato alla presentazione del ritrovamento anche il sindaco di Lucca, Mario Pardini, che presiede la Fondazione Giacomo Puccini. I mobili di Puccini appena ritrovati entrano a far parte della collezione della Fondazione, che, dopo il restauro, li ricollocherà nel villino di Puccini.

La Fondazione Giacomo Puccini

Istituita nel 1972, con sede a Lucca, la Fondazione Giacomo Puccini ha lo scopo di conservare, gestire e valorizzare il patrimonio culturale e l'arte del compositore. Svolge visite guidate al museo in italiano, francese, inglese e spagnolo, nonché attività didattiche per le scuole di diversi ordini. L'attività didattica ha lo scopo di avvicinare gli studenti alla figura di Puccini, ma anche all'opera. Le attività coinvolgono sempre gli insegnanti e sono abbinate a visite al museo. Anche il villino, dove saranno riportati i mobili di Puccini, è stato restaurato ed è aperto a visite guidate a cura della Fondazione, che coinvolgono appassionati, cittadini e turisti.

Ai primi del Novecento, Viareggio era realtà balneare alla moda, sede di abitazione di molte celebri figure del tempo (nobili, intellettuali, artisti) ed è proprio in tale contesto che anche Puccini lo elesse a propria dimora.