Molti di voi avranno certamente sentito parlare delle famose “Salse di Nirano”. Ma di cosa si tratta in realtà?

Pseudo-vulcani in miniatura

Le Salse sono delle formazioni a cono o a polla generatesi grazie alla risalita di gas metano da depositi sotto la superficie. Si presentano quindi come dei piccoli vulcani grigi, immersi in un paesaggio quasi “lunare” (è questa certamente la prima impressione che avreste se vi trovaste a passeggiare tra coni e crateri di fango!), circondato da ginestre, rose selvatiche e particolarissime graminacee.

Immaginiamo una sezione stratificata del terreno: in fondo, nello strato inferiore, troviamo acqua salata (di origine marina), gas naturali e idrocarburi (formatisi nel corso di migliaia di anni grazie alla decomposizione di resti animali in ambiente anaerobio - ovvero in assenza di ossigeno); nel secondo strato sono presenti argille plio-pleistoceniche (Gasperi et al., 2005), nel successivo acqua e poi, ancora più in superficie, nuovamente argille.

Grazie alla spinta esercitata dai gas lungo le linee di faglia, il fango che si trova nel sottosuolo, insieme al metano, risale più o meno violentemente in superficie, generando questi piccoli “vulcani freddi” di fango salato (da cui il nome “salse”), alti da qualche centimetro fino a un paio di metri, emettendo un gorgoglio intermittente che chiunque visiti la Riserva avrà il privilegio di ascoltare. La forma a cono o polla che si forma in seguito alla risalita di fango, dipende dalla densità del fango stesso: se denso, si formerà un cono, se più liquido una polla (come un piccolo cratere nel terreno).

La Riserva Naturale delle Salse di Nirano

Le Salse si trovano nel paesaggio collinare modenese (comune di Fiorano Modenese), all’interno di una splendida Riserva Naturale, tra i 140 e i 308 m di quota.

La Riserva è stata istituita nel 1982 per conservare la particolare vegetazione e le caratteristiche geologiche peculiari emergenti in quest’area e dal 2004 è ufficialmente diventata un SIC, ovvero un Sito di Interesse Comunitario (ai sensi della direttiva 92/43/CEE, più comunemente conosciuta come “Direttiva Habitat”) grazie alla presenza di svariati habitat naturali e alle numerose specie di flora e fauna protette.

Curiosità: Puccinellia fasciculata

In un territorio così particolare ci si aspetta certamente di trovare specie di flora e fauna altrettanto interessanti. Ricordiamo che sotto la superficie della Riserva è presente acqua salata: come può la vegetazione crescere in un suolo così ricco di sali? Esistono delle specie chiamate “alofite”, ovvero amanti del sale, tra le quali si annovera Puccinellia Fasciculata, graminacea nota in Italia come “Gramignone delle bonifiche” e caratteristica delle coste marine (Castaldini et.

al, 2014). È proprio grazie alla precipitazione dei sali che si trovano nella acque delle Salse di Nirano che questa specie può essere presente nella riserva, in un’area decisamente lontana dai mari della nostra penisola!