Se vi trovate in UK e siete appassionati di auto, non perdetevi una visita al BMM, British Motor Museum. Con 14 sterline potete trascorrere un giornata intera a scoprire la storia delle 97 case automobilistiche inglesi che dal 1901, con alterna fortuna, hanno rappresentato le auto Made in England.
Dentro la Jaguar Land Rover
Il BMM si trova a Gaydon, a circa 2 ore d'auto da Londra, sia attraverso la M40 in direzione Coventry sia attraverso la M1 seguendo le indicazioni per Northampton. Questo centro del Warwickshire è anche sede del gruppo Jaguar Land Rover e il British Motor Museum è incluso nella stessa area con due distinti edifici: il museo vero e proprio, costruito nel 1993 e il Collection Center, che include officine di restauro e la collezione Jaguar-Daimler inaugurato a febbraio 2016.
Da Londra a Gaydon
L'idea parte nel 1983, quando British Leyland forma quattro associazioni senza scopo di lucro: la British Motor Industry Heritage Trust, capogruppo, la Austin Rover Group Heritage Trust (ARGH), la Jaguar Daimler Heritage Trust (JDH) e la British Commercial Vehicle Museum Trust (BCVMT). Dieci anni più tardi, con il supporto di Rover e altri sponsor, viene costruito l'attuale museo, concentrando a Gaydon le collezioni e gli archivi sparsi tra Coventry, Syon Park a Londra e Studley Castle. Nel febbraio del 2016 viene inaugurata una seconda struttura, adiacente al museo, battezzata Collection Center, che comprende anche le officine per il restauro nonché la collezione Jaguar Daimler Heritage Trust.
A sostegno dell'auto inglese
La missione del British Motor Industry Heritage Trust è collezionare, conservare, restaurare e promuovere l'immagine dell'industria automobilistica inglese. I numeri dicono che ci riesca particolarmente bene, visto che al BBM entrano oltre 100.000 visitatori l'anno e che altri 100.000 sono coloro che partecipano a eventi e convegni organizzati all'interno della struttura.
Tuttavia queste entrate da sole non sono sufficienti a mantenere l'efficienza di un complesso sviluppato su 26 ettari di verde, con oltre 350 auto in esposizione. Basti pensare che il Collection Center è costato 4 milioni di sterline, in parte sostenuto dalle lotterie sul patrimonio storico, da sponsorizzazioni, prima fra tutte Jaguar Land Rover, e dall'attività di ricerca e didattica, un asset da circa 70000 sterline l'anno.
Un Paradiso per appassionati di Jaguar
Il Museo espone i modelli più rappresentativi della produzione britannica dal 1898 al 1996 lungo una semicirconferenza con al centro quattro isole principali: Desing e Concept, Jaguar, Sports Cars e Motorsport. Altre aree tematiche sono dedicate alle auto nel cinema, a quelle da record, alla Land Rover e, ovviamente, a quelle della famiglia reale. Per capire l'auto inglese, bisogna però fermarsi alla ricostruzione dell'ufficio di Herbert Austin, il padre dell'auto 'Made in England'. Dirigente della Wolseley, azienda produttrice di forbici per tosare le pecore, riuscì a convincere la proprietà a investire nell'automobile, divenendo il primo costruttore inglese.
Il coraggio agli inglesi non è mai mancato e auto come la Lotus Europa o la Reliant Regal lo dimostrano. Ovviamente, se cercate le auto inglesi per eccellenza, le troverete tutte, dalla prima all'ultima Mini prodotta, la prima Land Rover, MG e Austin. Se poi la vostra passione sono le Jaguar, qui sarete in paradiso. Troverete dalla F1 alla Jaguar XJ6 4.2 personale di Sir Lion, il fondatore del marchio, dalla XJ-S V12 Cabriolet di Lady Diana alla F Type del Team Sky ammiraglia di Chris Froome.
Ma si può ancora migliorare
Buona è anche la presenza di MG e di Triumph, con una splendida GTV8 sezionata e l'esotica TR7 V8 da rally di Tony Pond. Se vi piacciono le F1 inglesi degli anni '70 e '80 dovrete accontentarvi, per modo di dire, della March Ford 701 di Jackie Stewart del 1970. Se invece cercate le Rolls Royce, le Aston Martin di 007, le Lotus, le Sumbeam e le Ford rimarrete delusi.