Spesso è difficile dare un nome alle emozioni e per quanto possa apparentemente sembrare inutile, sapere di non essere soli nel vivere determinati stati d'animo può aiutare a intraprendere un cammino verso la consapevolezza e conseguentemente la felicità.

Mentire a sé stessi

L'omertà che si crea, anche con sé stessi, è tipica delle relazioni tossiche, dove c'è una personalità dominante e una "passiva" che finisce con l'accettare qualsiasi imposizione o stile di vita proposto dal partner.

Quando le opinioni dell'altro diventano le proprie, quando si tende ad isolarsi o a scegliere come sole amicizie quelle del nostro compagno/a allora siamo vittime (consapevoli o meno) di una delle forme di violenza psicologica più subdole: il prospetticidio.

Questo termine indica proprio il cambio di prospettive e l'incapacità di essere consapevoli di sé stessi, come spiega anche la ricercatrice dell'Università del Massachusetts Lisa Bronson Fontes nel libro "Catene invisibili: superare il controllo coercitivo nella tua relazione intima".

Non solo violenza fisica

Il prospetticidio non viene esercitato con la violenza fisica, non sempre. I modi in cui il dominatore riesce a fare leva nella mente del partner più debole sono molteplici. L'influenza di cui stiamo parlando esula dal normale scambio di idee e abitudini che si crea in un rapporto. Il prospetticidio è una sorta di pressione psicologica che può cominciare anche solo con semplici battute che però ripetute incessantemente creano insicurezze e dipendenza affettiva.

Coloro che abusano fanno sentire male il proprio partner nei confronti di sé stesso, riducendone l'autostima fino a esercitare un controllo totale sulla vita e la personalità dell'altro e a mandare in cortocircuito la mente nei suoi aspetti decisionali.

5 campanelli d'allarme

A seguire 5 segnali da cogliere per capire se la tua relazione sta diventando tossica e volge al prospetticidio:

- esci solo con amici del tuo partner, e man mano ti allontani dai tuoi, isolandoti sempre di più

- ti senti in colpa per qualsiasi cosa riguardi il rapporto di coppia

- nella relazione si alternano momenti dove il "dominatore" sembra gentile e accondiscendente a momenti di pressione e insulti ripetuti.

Questo serve, specie all'inizio, a destabilizzare la capacità di analizzare lucidamente la situazione nella vittima di prospetticidio

- perdita progressiva delle proprie opinioni e idee, a volte anche a livello religioso (conversioni). Più semplicemente il partner arriva anche a influenzare, per esempio, il modo di vestire o acconciarsi i capelli

- in alcuni casi il controllo avviene anche tramite la gestione dei soldi

La relazione di controllo

Attenzione a non pensare che queste situazioni siano così rare.

Al contrario spesso chi è vittima di prospetticidio si trova a vivere una vita alle condizioni dell'altro quasi senza accorgersene. Il controllo può essere esercitato in maniera sottile, riuscendo a far passare alcune imposizioni/consigli come normali. Tutto si basa sull'isolamento perché chiunque, una volta allontanato da amici e parenti, è più portato a perdere il senso di sé e della realtà.