Tutti conosciamo il famigerato Enrico VIII e la storia delle sue sfortunate consorti e spesso, studiando la sua vita, ci siamo chiesti se questo Barbablù fosse magari pazzo o per quale ragione fosse tanto sadicamente crudele con le compagne della sua vita (ben sei).
Ovviamente la realtà storica va sempre indagata a fondo prima di giungere ad una conclusione perché spesso si presta a varie interpretazioni ma, in questo caso, chi ha ipotizzato una sua presunta pazzia non si è allontanato dalla verità: sembra infatti che il re d'Inghilterra soffrisse dei postumi di un forte trauma cerebrale, probabilmente causato durante uno dei violenti tornei a cui egli amava tanto partecipare, spesso anche in età avanzata per l'epoca.
Nella sua vita infatti Enrico soffrì, oltre che di un'insana predisposizione a cambiare frequentemente mogli e addirittura a decapitarle, di sbalzi di umore improvvisi, vuoti di memoria e depressione, disturbi che non lo avevano mai afflitto prima delle cadute subite.
Il sovrano soffriva anche di una forte forma di ipocondria, probabilmente a causa dell'improvvisa e spiazzante morte del fratello maggiore Arturo quando questi era ancora un ragazzino. Nonostante egli non soffrisse di particolari patologie fisiche, se non negli ultimi anni del suo regno, si faceva visitare accuratamente ogni mattina dai suoi medici e si curava da solo con una vera e propria farmacia personale.
Le voci dell'epoca inoltre, probabilmente gonfiate, dicevano che la corte facesse di tutto per nascondere la pazzia del re, il quale ormai completamente uscito di senno arrivò un giorno persino a posare la sua corona sulla testa del proprio cavallo, invitando gli astanti ad inchinarsi di fronte all'animale.
L'ipotesi della malattia genetica di Enrico VIII
Secondo alcuni studiosi Enrico VIII soffriva anche di una rarissima malattia genetica, detta sindrome di McLeod, che gli rese difficile avere figli, nonostante le sei giovanissime mogli. Questa sindrome, rimasta silente per quasi quarant'anni, potrebbe aver contribuito a trasformare ''il più bel principe d'Europa'' nel tiranno omicida che divenne negli ultimi anni della sua vita.
In gioventù infatti il ''bell'Enrico'' era stato un sovrano illuminato, pieno di intelligenza e amore per i suoi sudditi e gli storici. studiando la sua travagliata storia, hanno capito che qualcosa doveva aver, ad un certo punto, sconvolto la sua mente irrimediabilmente.