Pochissime persone, vedendo film e cartoni animati ispirati a La bella e la bestia, hanno immaginato che fossero tratti da una storia vera. Eppure, la fiaba di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve sarebbe proprio ispirata a fatti realmente accaduti.

Catherine, bellissima ragazza e dama d'onore della regina Caterina de Medici, a cui si ispirerebbe il personaggio di Belle

La storia inizia a metà del 500, alla corte del re Enrico II di Francia e vede come protagonista una delle dame d'onore, Catherine. Questa giovane donna si trovò improvvisamente invischiata in un'incredibile vicenda, quando la sua regina, che lei amava e serviva con grande sollecitudine, le propose un fidanzamento sconvolgente.

Anni prima infatti, in occasione del matrimonio tra Caterina de Medici e Enrico II, era giunto a corte, in una gabbia enorme, un essere giudicato ''mostruoso'' per quell'epoca: un uomo completamente coperto di peli e dal comportamento bestiale, originario di Tenerife. Nessuno aveva idea di cosa si trattasse ma la regina aveva iniziato ad educarlo, scoprendo in lui una grande sensibilità e ben presto questi era diventato il più singolare dei suoi cortigiani. Il re Enrico lo aveva adottato sotto la sua protezione, educandolo alle arti liberali e offrendogli un lavoro.

Da Teneriffe alla corte di Enrico II di Francia

L'uomo si chiamava Petrus Gonsalvus ed era probabilmente solo affetto da ipertricosi, un'iperattività ormonale che provoca un forte aumento della pelosità ma, per la gente dell' epoca, che non era familiare a questa condizione, doveva costituire uno spettacolo inquietante e mostruoso.

Infatti, quello di Petrus è il primo caso di iperticosi di cui si ha testimonianza scritta.

Petrus era nato a Tenerife a metà del XVI secolo. I suoi primi anni di vita rimangono avvolti nel mistero, ma si ipotizza che venne abbandonato dai suoi genitori proprio a causa del suo aspetto fisico. Visse fino all'età di dieci anni in un monastero e fu successivamente portato in Francia da alcuni corsari, come dono al re.

Il matrimonio venne combinato per volontà della regina stessa

Dopo la morte improvvisa del re, la stessa regente Caterina si incaricò di trovare una sposa per il protetto del suo defunto marito. Il matrimonio venne celebrato in fretta e, contro ogni pronostico, si rivelò un' unione felice, rallegrata anche dalla nascita di ben sei figli, di cui quattro affetti a loro volta da ipertricosi.

Tra questi vi era Antonietta Gonsalvus che fu, durante l'adolescenza, ospite illustre di Margherita di Parma.

Secondo le voci la regina infatti, mossa da uno spirito scientifico, non si sa quanto etico, desiderava scoprire che genere di figli avrebbe generato una coppia tanto diversa e, per tentare l'esperimento, aveva bisogno di una donna non solo bella ma anche robusta e determinata, come sembra essere stata la suddetta Catherine, che infatti non si tirò indietro, nonostante l'iniziale perplessità.