Il jazz è un genere musicale le cui origini sono da ricercare nei canti dei neri statunitensi ed in particolare nelle work songs, negli spiritual e nei gospel. Le work songs sono canti di lavoro che gli schiavi neri, portati nelle piantagioni americane, eseguivano per accompagnare il duro lavoro nei campi. Gli spiritual sono invece dei canti religiosi che hanno invece testi di argomento sacro. Gli spiritual, quando tratti dalle Sacre Scritture, assumono la denominazione di gospel. Un tipico canto gospel è il famosissimo “Oh Happy Day" che viene tradizionalmente eseguito nelle chiese protestanti anglosassoni come inno per cerimonie, ma anche per Natale.

Un diretto effetto nella creazione di questa musica arrivò a seguito del'abolizione della schiavitù, dopo la guerra civile americana del periodo 1861-1865, determinando il vagare degli ex schiavi che raccontarono la loro triste condizione di senza fissa dimora attraverso una forma di canto che prese il nome di blues. Anche il blues, infatti, trae origine dalle work songs e dagli spiritual e si sviluppò negli stessi luoghi del sud degli Stati Uniti e in particolare nell’area del delta del fiume Mississippi.

New Orleans, patria del jazz

Alla fine dell’Ottocento nella città di New Orleans nacquero le prime band che suonavano questa nuova musica. Inizialmente erano costituite da sette o otto strumenti, una o due cornette, un clarinetto, un trombone e a volte un violino.

La sezione ritmica era costituita da una chitarra, un banjo, un bassotuba, un contrabbasso ed una batteria.

Nel 1917 i musicisti di New Orleans, a causa della chiusura per ragioni di ordine pubblico dei locali di Storyville, il quartiere della movida dell’epoca della città, cominciarono ad emigrare in particolare alla volta di Chicago, che in quel periodo stava vivendo un periodo di grande industrializzazione.

In questa città il genere musicale trovò un'evoluzione. Ebbero più spazio le improvvisazioni, in particolare quelle dei solisti durante la esecuzione dei brani.

Da Harlem si diffuse la passione per il jazz

Negli anni Venti a New York, il quartiere di Harlem faceva registrare una grande concentrazione di popolazione di colore e da qui prese a diffondersi la grande passione per il jazz che arrivò a coinvolgere anche moltissimi musicisti bianchi.

I jazzisti ebbero un grande successo e le case discografiche iniziarono a pubblicare brani di questo genere. Notissimo divenne in particolare Louis Armstrong, che iniziò a suonare la cornetta sin da ragazzo.

Tra le canzoni più famose di jazz c’è “Hello Dolly”, brano scritto da Jerry Hermes per l’omonimo musical che debuttò a Broadway nel 1964.