Siete mammelavoratrici? per ottenere le tutele che cercate qui in Italia ci saràancora da aspettare, non si sa fino a quando. Le indagini sull'argomento dell'inserimentoprofessionale delle madri e delle garanzie a loro tutela nel nostro Paeselasciano come sempre l'amaro in bocca. Una situazione che porta automaticamenteal calo delle nascite e a nuclei familiari sempre meno numerosi.
La media europea della spesa per favorirele nuove nascite è molto più alta diquella italiana: le nostre istituzioni spendono infatti il 39,3% in meno rispettoalla media dei colleghi del vecchio continente.
Loscarso interesse per la tutela delle madri nel Welafare è andata di pari passocon un calo nell'uso delle risorse per conciliare lavoro e maternità Nel 2012il ricorso al congedo di maternità ècalato del 7,3% rispetto all'anno precedente, calo visibile soprattutto tra leartigiane e le autonome. Queste ultime, però rimangono le più numerose d'Europa: leautonome italiane sono infatti 1.524.6000, numeri elevati che spesso sonoconseguenza diretta della diffocoltà per le mamme italiane di essere assuntedalle aziende. A fornire i dati l'ultimaindagine dell'Osservatorio sull'imprenditoria femminile realizzata er l'ultimaconvention Donna Impresa di Confartigianato.
Incalo anche il ricorso agli assegni al nucleo familiare.
Sono crolli strettamentecorrelati al calo a picco delle nascite,diminuite del 7,3% dal 2001 al 2008. Scende anche il ricorso alle strutturecome asili nido, micronidi e altri servizi analoghi, a cui solo il 14% deibambini sotto i tre anni ricorre in Italia.