Sono bambini! È una esclamazione che si usa spesso per giustificare il comportamento dei bambini ed è così anche per i bambini pedoni, in questo caso però, la giustificazione potrebbe rivelarsi nefasta e mortale.

I bambini infatti, anche quando devono fare i bambini pedoni si comportano seguendo tutti gli impulsi e le incertezze della loro età e fino agli 8-9 anni mostrano difficoltà di concentrazione (quante volte all'uscita dall'asilo scappano via impulsivamente), problemi a percepire il pericolo e difficoltà nel valutare la velocità e la distanza dei veicoli.

Bisogna quindi stare molto attenti e seppur giusto e consigliato insegnargli presto i pericoli nell'attraversare le strade, bisogna ricordarsi sempre che i bambini pedoni sono e rimarranno distratti, in quanto liberi e spontanei, ancora per qualche anno.

Da una ricerca condotta all'università di Guelph (Canada), grazie alla dottoressa psicologa Barbara Morrongiello, è risultato che i bambini pedoni sottoposti all'esperimento sono stati investiti il 6% delle volte. Lo studio è stato effettuato su 139 bambini utilizzando un software di realtà virtuale e dei pc con i quali i bambini pedoni virtuali del gioco hanno deciso in autonomia quando attraversare la strada, il risultato è stato di un investimento ogni 18 attraversamenti, appunto il 6% del totale.

L'esperimento, inoltre, ha evidenziato come siano proprio i genitori a sottovalutare il pericolo al quale vanno incontro i loro bambini pedoni nella convinzione di una maggior reattività dei loro piccoli.

Come detto, però, il limite di reattività risiede nelle limitate capacità cognitive del bambino legate al suo sviluppo e sotto gli 8-9 anni i bambini pedoni non riescono a immaginare un auto dietro una curva o nascosta dai veicoli parcheggiati, in parole povere non riescono ad immaginare un pericolo potenziale, oltre a non saper valutare velocità e distanza.

Dall'analisi è inoltre scaturito che i più imprudenti, perché più impulsivi, sono i maschietti e mio figlio, ad esempio, è convinto di essere più veloce di un'automobile mentre la sorellina, forse conscia dei sui limiti per via della benda occlusiva, non molla nemmeno un'istante la mano di papà.