Aumentano le donne che vogliono tenere i capelli lunghi più possibile, anche dopo i 50 anni. Le star del cinema e dei talk show, come Mara Venier sono, in questo senso, un ottimo esempio da seguire.
A dispetto di ciò che si pensa, i capelli lunghi non sono più disdicevoli dopo i 50 anni. Ma funzionano se funzionali alla forma del viso. Inoltre, risultano molto più pratici ed economici da gestire degli haircut corti: meno sforbiciate si traducono in meno costi.
I capelli lunghi sono molto femminili e permettono di cambiare velocemente acconciatura e aspetto a seconda dell’occasione. Sfatiamo quindi alcuni luoghi comuni sui capelli lunghi e l’età.
Viso rotondo e imperfetto? Meglio non tagliare i capelli
Chi ha un viso rotondo, non dovrebbe tagliare i capelli, ma optare per un taglio lungo, pieno e scalato. I capelli lunghi ai lati delle guance smorzano le rotondità, allungano il viso e lo fanno sembrare meno paffuto. Inoltre, nascondono varie imperfezioni, come le rughe intorno agli occhi, il naso troppo grande e difetti spiacevoli come le orecchie "a sventola".
Chi ha un corpo longilineo e piatto, portando i capelli lunghi può armonizzare meglio la sua magrezza. Chi al contrario ha un corpo prosperoso dovrebbe davvero evitare i tagli corti, per non appesantire ulteriormente la figura.
La versatilità dei capelli lunghi
Chi ha un lavoro dinamico e imprevedibile, può risultare sempre a posto grazie ai capelli lunghi, raccogliendoli in chignon lisci o realizzati a partire da una treccia. Anche i capelli ricci risultano meno scenografici con un taglio corto. Che, fra l’altro, favorisce l’increspamento. Se dopo i 50 anni i capelli lunghi sono corposi e senza doppie punte, non c’è bisogno neanche di spuntarli di continuo. Non è vero, infatti, che i capelli crescono di più se li tagliamo.
Crescono un centimetro o due al mese, anche dopo i 50 anni, a seconda della propria fisiologia.
Le tinte per i capelli lunghi over 50
Il lockdown ha lasciato ferite terribili anche nel settore della bellezza femminile. Varie attrici e influencer americane hanno mostrato capelli sfibrati dall'assuzione di medicinali, ma anche "devastazioni" in testa, con aree senza capelli e ciocche che vengono via al solo pettinarle. Il settore dell'hair styling ha risposto a questo appello lanciando tutta una serie di tagli corti e cortissimi di nuova concezione. Ma anche incoraggiando lo sfoggio di capelli lunghi bianchi, privi di tinture per favorire la rigenerazione.
Prosegue il trend dei capelli esaltati da colorazioni senza ammoniaca in colore ash, argento spento, azzurro polvere e lilla.
Ma sono ammessi anche colori molto forti, dal fucsia all'azzurro, scelto già con grande anticipo da Loredana Bertè per il suo ultimo, memorabile, Festival di Sanremo.
Per l'autunno la nuova parola d'ordine è il nuovo balayage flamboyant evoluzione di quello estivo foliage e californiano. La testa deve apparire invasa da riflessi guizzanti come le fiamme del focolare. Si potrà richiedere al proprio parrucchiere anche integrando capelli proprio ed extension di capelli naturali fisse e mobili.
A tutte le età, il lungo in stile punk
Infine è incoraggiato anche l'utilizzo di extension di capelli espressamente sintetici, anzi contraddistinti da colori neon. Ciocche, creste e frange posticce potranno vlvacizzare i capelli lunghi di tonalità decise del biondo o del bruno.
I bob asimmetrici potranno arricchirsi ogni giorno di un dettaglio vibrante di colore, allineandosi in questo agli ultimi dettami della moda invernale, che prevede tutti gli stilemi dell'epoca più dura del rock elettronico, dalle spalle giganti alle allacciature asimmetriche.
Si ripropone, insomma, in testa e non solo lo stile punk che fece la fortuna della stilista Vivienne Westwood e rese immortali gruppi musicali e cantanti straordinari come David Bowie.