A poco più di un mese dall’election day che sancirà il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, i dati sullo stato di salute dell’economia statunitense tirano un po’ su il morale di Barack Obama. Il Presidente in carica era uscito un po’ malconcio dal primo confronto televisivo con lo sfidante Mitt Romney, che più volte lo aveva incalzato sullo stato attuale dell’economia USA e sulle ricette messe in campo dall’amministrazione Obama per combattere la crisi economica.

I dati diffusi dal Labor Department parlano di un aumento del numero di lavoratori quantificabile in 114.00 unità rispetto allo scorso mese di Agosto.

Il tasso di disoccupazione dall’8,1% di Agosto passa al 7,8% di Settembre. Per la prima volta da quattro anni a questa parte (ovvero da quando Obama si è insiedato all’interno dell’Ufficio Ovale), il tasso scende sotto la soglia psicologica dell’8%. Situazione ancora migliore se si guarda ai dati della disoccupazione giovanile. Gli under-30 statunitensi, infatti, vedono calare il loro tasso di disoccupazione di un punto percentuale netto, portandosi dal 24,6 % del mese di Agosto al 23.7% del mese di Settembre. Un bel colpo da giocarsi in questi ultimi 30 giorni di campagna elettorale, che si annunciano più infuocati che mai.

E questa notizia ha restituito un po’ di buonumore in tutto il comparto economico e finanziario statunitense.

Pochi minuti dopo l’apertura delle contrattazioni, l’indice Dow Jones faceva segnare un incremento di 50 punti base a 13.626; lo Standard & Poors 500 si attestava a 1.468 punti, circa 6 punti al di sopra rispetto alla chiusura di giovedì; l’indice dei titoli tecnologici Nasdaq faceva segnare un saldo positivo di 12 punti base, attestandosi a 3161 punti.