Questa ripartenza è comunque molto legata al comparto bancario che ne potrebbe favorire o mortificare lo start-up. Precedenti esperienze in ambito finaziario ed economico, sopratutto legate allo start-up di filiali bancarie e legate sicuramente a momenti più felici del mondo finanziario, mi hanno insegnato che tutto è da condiderare, pur di favorire questo delicato momento.

Su vasta scala si potrebbe investire sulle società di formazione in ambito finanziario ed economico indipendenti, cioè non particolarmente legate a qualche istituo bancario, che appunto possano trasferire informazioni e cognizioni fondamentali a chi, per i più disparati motivi, intenda, o meglio voglia investire su se stesso per un ambito lavoro in banca o in qualche finanziaria.

Un buon start-up è foraggiato anche da un personale sempre più competente e competitivo a livello nazionale ed internazionale. La fame di conoscenza professionale è palpabile nei nostri ragazzi. Ragazzi che loro malgrado da circa cinque anni a questa parte ne han persi di treni, volendoli paragonare ad opportunità, o forse sono sempre in una stazione ad aspettarli, questi treni. Treni che non passano da tempo o che se in arrivo... già al completo.

Queste società di formazione potrebbero, già lo fanno, attestare conoscenze e informazioni avute da preparati docenti, utili ad una partenza di un lavoro ambito, simbolo e cardine di una certa parte di società sicuramente benestante ma ago della bilancia in termini di propensione ai consumi.

Personale sempre più motivato, qualificato, attento, vocazionalmente dedicato al commercio ritengo sia fondamentale per le banche che vogliano puntare ad una crescita nel breve tempo, scommettendo appunto su questi cavalli di razza freschi di preparazione.

 Interessante sarebbe investire e favorire queste società come elementi esterni, professionali, che possano già a monte selezionare, ma non distinguere, elementi particolarmente dotati in ambito finanziario per poter offrire loro da un punto di vista meritocratico opportunità lavorative mirate.

Tutti devono avere pari opportunità, ci mancherebbe, ma la gente preparata in ambito professionale è un valore aggiunto che qualsiasi banca, credo, non voglia farsi sfuggire.