Natale è  alle porte e come sempre momento di riflessione in vista di fine anno, per molti simbolo di religiosità, per tanti, almeno fino a qualche anno fa, di consumismo e spese pazze. La maggior parte degli italiani crede che questo sarà il peggior natale dal 2010, sono pochi quelli che sperano in un miglioramento.

Il termometro è l'andamento dei consumi che, secondo un sondaggio Confesercenti/Swg, dovrebbero contrarsi del 3 per cento rispetto al 2011. La tredicesima è sicuramente una boccata d'ossigeno, ma sarà erosa per pagare le rate dei mutui, debiti in corso e mettere qualcosa da parte in tempi di crisi.

Sempre secondo il sondaggio, dei 41 miliardi di tredicesime, solo 2 saranno impiegati per gli acquisti, con un calo della spesa media del 14 per cento.

In testa alle preferenze, tra i regali utili, si trovano i prodotti alimentari e vino, libri e viaggi che addirittura faranno segnare una fievole crescita. Stabili le prospettive per abbigliamento, profumi ed elettrodomestici, in netto calo le spese per giocattoli e gioielli.

In un quadro a chiaroscuro, tra gli intervistati, spicca una percentuale considerevole di persone che punta al risparmio, una fetta del 30% che spera di poter mettere da parte qualche euro, saldo imu permettendo.

Torna a farsi protagonista il riciclo dei regali che vede in testa cravatte, prodotti alimentari e abbigliamento, le vittime preferite saranno parenti e amici. Un rituale ormai in voga da anni che permette di sprecare meno,   a farne le spese tutti coloro che riceveranno regali e si troveranno armadi pieni di cravatte e sciarpe e dispense della cucina piene di panettoni, dolci e bottiglie di spumante.