Sono più di un milione i giovani al di sotto dei 35 anni in cerca di occupazione. I laureati sono quelli che incontrano maggiori difficoltà a trovare lavoro rispetto ai diplomati e il numero degli iscritti alle Università sta continuando a diminuire, per un tasso di disoccupazione dell’8,4% (lo stesso del 2011). È quanto emerge dall’Annuario statistico dell’ISTAT nel 2011 un milione e 128 mila persone di età compresa tra i 15 e i 35 anni è alla ricerca di lavoro.
Sono i giovani laureati al di sotto dei 29 anni quelli che, rispetto ai diplomati, hanno più difficoltà a trovare lavoro e questo perché molti di loro ritardano l’ingresso nel mondo del lavoro per prolungare gli studi, per darsi una formazione più completa, ma anche per le crescenti difficoltà occupazionali.
Nel 2011, il tasso di disoccupazione dei giovani laureati tra i 25 e i 29 anni ha raggiunto il 16%, numero di gran lunga superiore rispetto ai diplomati della età che si fermano al 12,4%.
Di conseguenza, il numero di ragazzi che decidono di proseguire gli studi è diminuito: sono sempre meno gli iscritti alle università e alle scuole superiori. “Per il terzo anno consecutivo, a scendere sono soprattutto gli iscritti alle secondarie di secondo grado (-24.145 unità)”. Per quanto riguarda l’università, invece, si conferma il trend negativo iniziato nell’anno accademico 2004-2005, con il numero degli immatricolati che scende rispetto agli anni Novanta.
Le matricole dell’anno accademico 2010/2011 sono circa 288mila, 6.400 in meno rispetto all’anno precedente (-2,2%).
All’interno di questa linea, le donne si confermano più propense rispetto agli uomini a proseguire gli studi dopo le superiori e a portare a termine il loro percorso accademico (37,8% contro il 25,5%). Crescono gli occupati, ma non tra i giovani. “Il tasso di disoccupazione nel 2011 resta invariato all’8,4% rispetto all’anno precedente: cresce leggermente nel Mezzogiorno, rimane stabile al Centro e diminuisce al Nord”. Questo è il quadro rispetto all’occupazione nel nostro paese fornito dall’Istat che purtroppo ci rivela una situazione abbastanza grigia.