Un recente provvedimento legislativo ha innalzato l'aliquota relativa alla detrazione fiscale prevista in materia di ristrutturazioni edilizie, portandola dal 36% al 50%. E' stato anche innalzato il tetto massimo che è possibile portare in detrazione, passando dai precedenti 48 mila euro, agli attuali 96 mila euro.

Oltre a queste misure legislative, sono state previste diverse semplificazioni in materia di burocrazia, in modo da rendere più snelli l'iter e le modalità di fruizione dell'agevolazione stessa. Per poter usufruire dell'agevolazione infatti, è sufficiente conservare le fatture e la documentazione relativa ai pagamenti effettuati tramite bonifico bancario.

Per chi abbina alla ristrutturazione edilizia, anche una ristrutturazione in termini di risparmio energetico, la detrazione prevista sale al 55%. L'iter burocratico è lo stesso previsto per il caso di sola ristrutturazione edilizia, con il maggior obbligo di rispettare gli standard energetici richiesti dall'Enea e l'inoltro di una domanda all'Enea stessa entro 90 giorni dalla data di fine lavori.

Se da un lato va segnalato che, molto probabilmente tale detrazione sarà in vigore solo fino al giugno 2013, dall'altro occorre anche dire che la pratica relativa al risparmio energetico è decisamente più penalizzata, rispetto alla semplice pratica di cui sopra, dalla complessità dell'iter burocratico che occorre rispettare.

Certo, non sempre è necessario l'intervento di un tecnico, specie per alcune pratiche, ove è possibile fare da sè. (ad esempio è il caso della caldaia o dell'installazione di nuovi infissi o finestre a patto ovviamente che rispettino i livelli di trasmittanza richeisti dal decreto).

Oltre ai benefici fiscali relativi alla detrazione di cui si può fruire, nel caso di ristrutturazione energetica, notevoli vantaggi si hanno anche in termini di riduzione dell'importo delle sulla bollette che si andranno a pagare successivamente alla ristrutturazione stessa (e non è cosa da poco).