È stato promosso il nuovo regime dei minimi, si calcola che nel 2012 un terzo delle partite IVA aperte da autonomi e professionisti, circa il 28%, ha deciso di scegliere il regime fiscale agevolato. Il nuovo regime dei minimi prevede un'imposta del 5% che va sostituire IRPEF e addizionali regionali .

Introdotto dal DL 98/2011 e convertito poi con la legge 111/2011 il nuovo regime agevola principalmente i giovani e i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e che intendono avviare un nuova attività.

Sono stati proprio i giovani  tra i più numerosi a decidere di optare per il nuovo regime dei minimi: infatti il 70% circa delle adesioni riguarda lavoratori autonomi e professionisti con età inferiore a 35 anni

Gran parte dei nuovi minimi, circa un terzo del totale riguarda il settore delle professioni, seguito dal settore del commercio.

La nuova legge sul regime dei minimi prevede la possibilità di pagare con un'aliquota agevolata per 4 anni prolungabile soltanto dai giovani fino al raggiungimento di 35 anni, ma bisogna essere in possesso di determinati requisiti per potervi accedere come ad esempio quello relativo al fatturato che non può superare i 30.000 euro annui. 

Fra le nuove partite IVA spiccano le persone fisiche, mentre invece diminuiscono le società di persone e le società di capitali. Inoltre sono stati introdotti nuovi regimi fiscali agevolati per le nuove imprese avviate nel 2012, Srl a un euro, srl semplificate,start up innovative; insomma si è cercato di fare qualcosa per incentivare i giovani ad intraprendere una nuova strada; chissà se in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo questo basterà a risollevare l'economia.