Oggi la giovane coppia, che si prepara alla convivenza, si trova nella necessità di adattare alle proprie esigenze presenti e future gli spazi che il mercato abitativo è in grado di offrire a prezzi contenuti: si tratta, in generale, di appartamenti ceduti dai familiari o reperiti all'interno della variegata offerta di unità immobiliari esistenti. Solo eccezionalmente ci si rivolge al mercato del nuovo, ove, peraltro, gli standard commerciali delle imprese di costruzione vincolano pesantemente le richieste di flessibilità degli acquirenti.
La flessibilità, o trasformabilità, dell'alloggio è, infatti, ormai elemento determinante nella scelta abitativa, al punto che si sta definitivamente consolidando la tendenza della domanda al mercato immobiliare verso il numero di vani anziché verso la superficie commerciale in metri quadri.
Il vano è, infatti, garanzia di ricettività di almeno un utente, mentre la superficie, se non è quella abitabile, ma quella di servizio o accessoria, non assicura la necessaria ricettività al nucleo familiare e, comunque, comporta ulteriori interventi e spese per essere trasformata in vani abitabili.
Se il numero di vani è adeguato alle esigenze del nucleo familiare, gli adattamenti alle diverse destinazioni d'uso possono essere realizzati quasi esclusivamente attraverso le soluzioni d'arredo, mentre per ricavare uno o più vani aggiuntivi occorre procedere a interventi edilizi e impiantistici e integrarli con le idonee forniture di arredamento.
Per entrambe le problematiche alle giovani coppie occorre la consulenza tecnica di un architetto, che dovrebbe applicare prezzi contenuti nell'attuale momento di crisi: la scelta di privilegiare le "giovani coppie" deriva dalla constatazione che questa categoria di utenti sta diventando economicamente sempre più debole in un mercato immobiliare sempre più caratterizzato dalla tendenza all'aumento dei costi e al calo delle prestazioni offerte e che è alla famiglia in formazione che si presentano le maggiori esigenze di flessibilità nell'uso dell'alloggio a fronte di trends evolutivi della composizione del nucleo piuttosto rapidi (v.
nascita di uno o più figli).
La casistica più frequente dei tipi di intervento ricorrenti si riferisce alle seguenti esigenze:
- necessità di prevedere una camera da letto in più per la nascita di un figlio o per l'accoglienza temporanea di un genitore anziano non autosufficiente;
- necessità di trasformare uno studio in camera da letto per il futuro neonato;
- necessità di ampliare una camera da letto da uno a due letti per la previsione di due figli o per la nascita del secondo figlio;
- necessità di ricavare un secondo bagno;
- necessità di ricavare una stanza per i giochi del futuro neonato;
- necessità di ridurre o ampliare la cucina in relazione alle diverse abitudini abitative;
- necessità di separare la zona pranzo dalla zona soggiorno;
- necessità di ricavare una "cabina-armadio" o stanza per il guardaroba;
- necessità di ricavare una stanza per i lavori domestici;
- necessità di ricavare uno studio o una stanza multiuso.
Per tutte queste esigenze possono esistere una o più soluzioni, che il tecnico valuterà e proporrà alla coppia.
Talora i vincoli statici, funzionali o strutturali sono tali da rendere impraticabile qualunque soluzione: in tal caso si consiglierà alla coppia di orientarsi verso l'acquisto o l'affitto di un altro appartamento, valutandone preventivamente l'idoneità o flessibilità, intesa come trasformabilità in un'unità immobiliare articolata secondo le proprie esigenze d'uso.