Rinvio del pagamento della rata a settembre, ma solo per la prima casa: nel giorno del primo consiglio dei ministri del governo Letta, trapelano alcuni dettagli della strategia del nuovo esecutivo sull'Imu.

L'indiscrezione, riportata dai maggiori quotidiani nazionali, arriva da fonti parlamentari: l'ipotesi è quella di un termine al 16 settembre per il pagamento della tanto discussa imposta sugli immobili, un posticipo che riguarderebbe i proprietari di prime case, escludendo capannoni e fabbricati.

Questa linea potrebbe essere ratificata già nel consiglio dei ministri odierno, quindi.

Consiglio che ha molti altri temi caldi all'ordine del giorno. Prima di tutto il rifinanziamento della cassa integrazione guadagni: un miliardo di euro la copertura ipotizzata dall'esecutivo, che potrebbe arrivare da fondi europei per la formazione e per la produttività.

Sulla Cig l'orientamento del governo "è quello di fare un decreto" ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ai giornalisti presenti fuori da Montecitorio.

Ma sul tavolo c'è anche un primo pacchetto di misure per il taglio dei costi della politica. Parlando all'assemblea di Rete Imprese Italia, il premier Enrico Letta ha affermato di voler cominciare dall'eliminazione dello stipendio degli stessi ministri aggiuntivo rispetto all'indennità parlamentare. Le somme così risparmiate andranno "a copertura degli strumenti di tutela di chi perde il lavoro", istituendo "un legame tra riduzione dei costi della politica e aiuto a chi fatica".