Succede anche questo in Italia, che la gente esprima la propria preferenza per un candidato morto undici giorni prima dell'inizio delle elezioni. A Sulmona, uno dei paesi più popolosi della provincia di L'Aquila, conosciuta in tutto il mondo per i suoi confetti, quasi il 22% degli elettori ha votato l'ingegner Fulvio Di Benedetto, candidato sindaco per la coalizione di "Sulmona Unita", secondo arrivato e quindi candidato per il ballottaggio. Fin qui tutto normale se non fosse che l'ingegner Di Benedetto è morto il 15 maggio scorso, cioè 11 giorni prima che la gente potesse votarlo in cabina elettorale.

Le liste erano ormai presentate ed anche le schede erano state stampate. Impossibile fermare le consultazioni e ristampare le liste, anche perchè la legge vigente non contempla il rinvio delle elezioni che pure era stato richiesto dalla coalizione "Sulmona Unita" che sosteneva Di Benedetto e su cui aveva tanto puntato.

Non è escluso ora che i sostenitori dell'ingegner Di Benedetto ricorrano alla magistratura perchè le elezioni vengano invalidate, fa discutere comunque il buco normativo della legge che non preveda il rinvio delle elezioni in casi come questo, come fa riflettere il fatto che, nonostante la diffusione della notizia della morte del candidato, la gente lo abbia comunque votato.

L'ingegner Fulvio Di Benedetto, 67 anni, fratello del presidente del Tribunale di Sulmona, si era improvvisamente accasciato al suolo, colpito da un infarto, proprio durante un comizio elettorale, nell'Officina dei Sapori Cescot Abruzzo di Sulmona, dove i candidati a sindaco si confrontavano. La notizia aveva destato clamore in tutta la regione ma nonostante tutto le elezioni si sono svolte regolarmente con il 21,8 delle preferenze andate al morto.