Le tasse non finiscono mai, alcuni sindaci, circa 2000 su 8000 mila, hanno deciso per rimpinguare le casse vuote del proprio Comune di inventaris un altro aumento, l'ennesimo. Ad essere designata a tale scopo è stata l'addizionale comunale Irpef 2013.

La tassa nazionale Irpef, quella sul reddito delle persone fisiche, perciò, sarà gravata di un tributo locale diverso a seconda della città.

L'aliquota massima, 0,8%, sarà applicata da 267 Comuni, tra cui Messina e Biella, senza alcuna limitazione per i redditi più bassi. Lo stesso tasso sarà imposto da altri 164, tra cui Genova, Ascoli, Padova, Vicenza, Trieste e Sondrio, ma con la possibilità di sgravi per chi più bisognoso.

Milano ed il suo sindaco Pisapia, invece, ha scelto di avere aliquote diverse a seconda del reddito, quella massima oltre i 75 mila euro, ma ha dimezzato la soglia prevista per l'esenzione da 33.500 a 15 mila euro. La conseguenza maggiore sarà per chi guadagna da 33.500 a 55 mila euro, il cui tasso sarà aumentato di 2.26 punti. l'ennesima batosta per la classe media, la più tartassata.

Non finisce qui, perchè non si sa cosa faranno ancora altri grandi centri, Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Palermo e Bari, i cui amministratori, chiusi nelle stanze del potere, stanno decidendo se aumentare o lasciare invariati i tassi al 2012. I loro abitanti tremano ed aspettano con ansia di che morte devono morire o tirare un sospiro di sollievo.

I Comuni, da parte loro, sono in fibrillazione per dover consegnare un bilancio, i cui conti non tornano, entro novembre 2013 e l'Anci, l'associazione dei Comuni, presieduta dal sindaco di Torino Piero Fassino, ha chiesto un tavolo urgente con il Governo. L'accusa dell'ente all'autorità centrale è chiara.

L'abolizione dell'Imu per la prima casa ha creato un buco di bilancio difficile da colmare e la prossima tassa, che dovrebbe sostituirla ed assorbirne altre sotto la stessa dicitura, Service Tax, non è chiara di che cosa si tratti ed a chi debba essere applicata.

A tal proposito, alcuni giorni fa, Brunetta, esimio esponenete del Pdl, ha sottolineato come chi oggi non pagherà l'Imu per la prima casa ed i fabbricati agricoli non lo farà neppure  apartire dal 2014. Non hanno voluto abolire una tassa per poi crearne un'altra che sotto mentite spoglie colpisce silenziosamente.

Così come stanno le cose, dunque, ballano circa 4 milioni di gettito che mancano all'appello, incuranti che qui non si parla tanto di numeri quanto di persone che ci sono dietro e che non ne possono più di pagare, sempre.

I Comuni lamentano una mancanza di incassi e si sono detti costretti a questi aumenti, incolpando il Governo di ciò. I cittadini da parte loro vorrebbero solo pagare il giusto e poter guardare al futuro con rinnovato ottimismo.