Turismo in crisi aMassa, i dati sono impietosi e i bilanci degli operatori turistici parlanochiaro. L'estate 2013 è statasegnata da cali a due cifre per bar e ristoranti e i turisti sono sempre meno. Ilproblema è la mancanza di strutture adeguate e l'immobilismo dell'amministrazione Volpi che noninterviene su un settore chiave per l'economia. E adesso tornano anche le mareggiate che spaventano i proprietaridi stabilimenti balneari, già duramente colpiti a inizio stagione.

"I dati sono ancora in fase di analisi, ma non c'è dubbio chesiano a due cifre" testimonia StefanoGazzoli, titolare di una spiaggia privata e presidente di Riviera Apuana.

Iricavi quest'anno saranno pochi e l'elemento più grave è il calo di affluenzadei cosiddetti clienti stagionali,ovvero i massesi che affittano sdraio e ombrellone da giugno a settembre.

La crisi vera però la sentono particolarmente bar e ristoranti: a Massa si torna inspiaggia con la borsa frigo e si taglia con pasti extra, gelati e merende per ibambini. Colpa solo della diminuzione del potere d'acquisto delle famiglie oanche negligenza da parte dell'amministrazionecomunale? Quest'estate, a parte l'aperitivo dell'Arcobaleno e la nottebianca di qualche settimana fa, non si è fatto molto per il turismo e il tavolo di lavoroinaugurato a inizio luglio non sembra una soluzione efficace.

Infine, come se non bastasse, con il fuggire dell'estate edel caldo tornano le mareggiate chegià a inizio stagione hanno vessato gli stabilimenti di Marina di Massa e deiRonchi.

Da alcuni giorni il mare è grosso e le previsioni non sonorassicuranti. Cosa si è fatto per questo problema? La questione dell'erosione costiera e delle mareggiate,dichiaravano dalla giunta Volpitempo fa, è di lungo corso e le soluzioni trovate finora si sono rivelateinutili. Gli operatori turistici massesi sono costretti a dover sopportare ancora per molto tempo questa situazione?