L'Università Bocconi di Milano ha lanciato una nuova iniziativa: "Una scelta possibile", rivolta a tutti gli studenti poveri o che comunque non hanno la possibilità di frequentare un ateneo prestigioso come quello milanese. L'università si farà carico di tutte le spese necessarie per proseguire gli studi: retta universitaria, borse di studio, libri di testo, computer e addirittura il pagamento dell'alloggio. Il primo anno sarà sperimentale ed i fortunati studenti che usufruiranno di questa iniziativa saranno tre, per ognuno dei quali è prevista una spesa di 70mila euro annui.

La speranza dell'Ateneo è quello di poter sviluppare questa iniziativa per permettere a quanti più studenti possibili di frequentare la prestigiosa Università. Questa tipologia di finanziamento è aperta anche ai figli di immigrati, così come ai ragazzi appartenenti a famiglie disagiate e indigenti che spesso vivono nelle periferie. Andrea Sironi, rettore dell'Università Bocconi di Milano, in una lunga intervista al quotidiano La Repubblica ha spiegato le modalità e le motivazioni di questa iniziativa: "La Bocconi non è un'Università per ricchi, o almeno non solo. Anzi vogliamo che diventi un ascensore sociale per i cittadini italiani e per i figli di immigrati, che non si sognerebbero mai di mandare i loro figli alla Bocconi".

Per una volta tanto, gli ultimi saranno davvero i primi, e la meritocrazia finalmente ha un valore in un paese dove la fanno da padrone clientelismo e nepotismo. Ci saranno naturalmente alcuni criteri di selezione che terranno conto della condizione economica della famiglia del ragazzo e delle sue potenzialità. "Non devono essere necessariamente degli studenti eccezionali - spiega Sironi - ma devono superare una soglia minima per dimostrare che possono studiare qui da noi".

In questo modo si dà l'opportunità di mettere in luce le proprie qualità e le proprie capacità senza necessariamente doversi inchinare al dio denaro. La strada imboccata è quella giusta, la speranza è che si crei un circolo virtuoso che possa coinvolgere anche altre Università italiane in un'iniziativa nuova quanto intelligente.