Brutte notizie in arrivo per i piccoli risparmiatori, infatti ci sarà un aumento del 2 per mille sull'imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari, sui conti deposito e anche sui buoni postali.

Si era paventata inoltre la possibilità di un aumento dal 20 al 22% la tassazione sulle rendite finanziarie, ma la Legge di Stabilità ha comunque previsto per il momento solo l'aumento sull'imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari. L'ennesimo balzello che era stato introdotto dal Governo Monti e che costerà ai cittadini oltre 500 milioni di euro all'anno.

Infatti, il decreto «Salva Italia» n. 201 del 2011 ha modificato l`art. 13, comma 2-ter, della tariffa allegata al dpr n. 642/1972, proprio al fine di rimodulare l'imposta di bollo sui prodotti finanziari. La manovra ha infatti previsto l'applicazione dell'imposta proporzionale, dell'1 per mille per l'anno 2012 e dell'1,5 dal 2013, indipendentemente dall'esistenza di un rapporto di deposito.

A causa di questo aumento i cittadini dovranno pagare uno 0,05% in più sui capitali investiti come ad esempio Bot, Btp, fondi d'investimento e azioni. Purtroppo, però, l'aumento riguarda anche il bollo sui depositi bancari i cosiddetti conti deposito e anche sui buoni postali. Un aumento che come è facile immaginare inciderà sui risparmi dei cittadini che avevano optato per questo tipo di strumenti finanziari proprio perché non prevedevano grosse spese.


L'unico modo per non dover pagare l'imposta di bollo è quello di rivolgersi a quelle banche che decidono di accollarsi l'onere del bollo, per cui non sarà il cliente a doverlo pagare di tasca propria, tra queste ci sono :Mediolanum con il nuovo Conto Freedom One; Banca Ifis con Rendimax; Banco Popolare con YouBanking; Ibl Banca con Conto su Ibl; BccFor Web (Banca Fornacette); Banca Sistema con Sì Conto!


Inoltre è bene ricordare che sempre con la  Legge di Stabilità è prevista anche un'imposta di bollo da 16 euro su tutte le istanze trasmesse per via telematica agli uffici e organi della pubblica amministrazione, per poter ottenere un provvedimento o un certificato. Anche se al momento non è ancora ben chiaro in che modo dovrebbe essere effettuato questo nuovo pagamento.