Le esportazioni italiane dipasta fanno registrare il record storico di 1,9 milioni di tonnellate e un incremento del 6% nel primo semestredi quest'anno. E' quanto afferma la Cia(Confederazione italiana agricoltori), in occasione del "World Pasta Day2013". Un vero e proprio boom perun settore che non conosce crisi e si conferma uno dei traini della nostraeconomia.
L'Italia resta il primo produttore globale con 3,3 milioni di tonnellate prodotte nel2012 per un controvalore di 4,6 miliardidi euro, gli Stati Uniti si sono fermati a 2 milioni di tonnellate, ilBrasile a 1,3 milioni di tonnellate e Russia e Turchia a meno di un milione ditonnellate annue
Il 73% dei consumatori dellapasta made in Italy sono all'interno dell'Unione Europea (con un incremento del16%) il 13% negli Usa e il 14% nel resto del mondo.
Incoraggianti anche isegnali che arrivano dai mercatiemergenti come la Cina (+60%) e l'India (+86%). Ma anche l'Africa,dove le esportazioni sono aumentate del 140% ed in Russia dove sono più cheraddoppiate.
L'Italia mantiene il primato mondiale del consumo con unquantitativo stimato in 28 chiliall'anno per persona. Al secondo posto c'è il Venezuela con 12,7 chili e alterzo la Tunisia che con 11,7 chili, seguiti posi dalla Svizzero con un consumomedio annuo per persona di 10,1 chili e dagli Stati Uniti con 9 chili.
A confermare questi dati positivi anche la Coldiretti che peròdenuncia come il grano duro viene sottopagato agli agricoltori italiani su valori di 25 centesimi al chilo, inferiori di circa il 20per cento rispetto allo scorso anno. Una situazione che mette a dura provatante aziende agricole