Default: il peggior scenario per gli Stati Uniti si è concretizzato. Dal 1 ottobre il governo americano si è trovato nell'impossibilità di operare, per mancanza di fondi. E' quindiscattato lo shutdown per la prima volta in 17 anni, dopo che Repubblicani e Democratici del Congresso Usa non hanno trovato un'intesa sui finanziamenti della macchina statale.

Così circa 800 mila lavoratori statali non riceveranno più lo stipendio e chiuderanno gli sportelli ministeriali e anche moltissimi luoghi di attrazione turistica, come musei e parchi naturali.

"Un default sarebbe senza precedenti e ha la potenzialità di diventare catastrofico, con il congelamento dei mercati del credito, il crollo del valore del dollaro, il balzo dei tassi di interesse Usa", ha dichiarato il Tesoro americano, seguito poi dallo stesso presidente Barack Obama:"Siamo il centro dell'economia mondiale e un nostro default colpirebbe l'intera economia mondiale, tutto il mondo ne soffrirebbe. Lo shutdown avrà un impatto reale sulla vita degli americani, il peggiore dalla seconda guerra mondiale."

L'incertezza sull'esito delle trattative tra Democratici e Repubblicani degli Stati Uniti provocherà una corsa agli sportelli? Le banche americane temono il default e accumulano contanti, infatti il timore è che mentre è in corso il primo shutdown del governo americano in 17 anni, le controparti del Congresso non riusciranno a trovare un accordo entro la scadenza del 17 ottobre sull'innalzamento del tetto sul debito.

Sull'argomento si è espressa anche Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale: "Lo shutdown del governo - sono state le sue parole - è un fattore già di per sé abbastanza negativo, ma un'eventuale incapacità di alzare il tetto sul debito sarebbe decisamente peggio. Si tratta di una missione cruciale che deve essere risolta il prima possibile".

La particolare situazione ha richiesto un'azione di emergenza. Una decina di banchieri di Wall Street ha incontrato il presidente Obama alla Casa Bianca. Il sistema finanziario subirà gravissime conseguenze immediate e danni irreparabili di lungo periodo se non verranno risolti i nodi della paralisi fiscale e del tetto sul debito: i membri del Congresso dovranno trovare un altro accordo fiscale per innalzare il tetto, che al momento ammonta a 16.700 miliardi di dollari, e che scadrà il prossimo 17 ottobre.

Se non si trovassero i finanziamenti il governo non sarebbe più capace di operare e soprattutto di onorare i debiti con il risultato di una crisi del debito sovrano Usa. Il tempo stringe e il Presidente Barack Obama è stato molto chiaro: il tetto del debito va aumentato perchè non farlo significherebbe destabilizzare l'economia mondiale.