Nonostante tutto, per il Natale 2013 gli italiani non rinunceranno alle tradizioni enogastronomiche. Secondo quanto stimato dalla Cia, Confederazione Italiana agricoltori, infatti, non sono previsti per le famiglie tagli a quello che è il budget alimentare.

Questo perché, di fronte alla necessità di risparmiare, si preferirà stringere la cinghia facendo delle rinunce sui regali e sui viaggi. Questa è la tendenza di otto italiani su dieci in vista del cenone della Vigilia e del pranzo di Natale.

Per gli italiani il Natale si avvicina comunque dopo quasi dodici mesi di ristrettezze visto che sono state tagliate anche le spese per i generi alimentari.

Nel commentare gli ultimi dati Istat, caratterizzati da un'ulteriore discesa dell'inflazione, la Confederazione italiana agricoltori ha messo in risalto come ci sia un calo dei prezzi all'origine unito ad una contrazione dei consumi.

In particolare, nel comparto agricolo, sono scesi i prezzi della frutta fresca e della verdura mentre i consumatori hanno ridotto gli acquisti un po' su tutta la linea, dall'olio al pesce e passando per la carne rossa, l'ortofrutta, il latte ed i derivati.

Iniziano inoltre a scendere anche i volumi acquistati di pasta mentre in controtendenza salgono gli acquisti di uova che di questi tempi rappresentano nella dieta, spesso, un sostitutivo della carne. Ed il tutto a fronte di una tendenza, sempre più diffusa, di fare la spesa al discount e di scegliere prodotti in promozione o quelli cosiddetti primo prezzo a scapito della qualità.