Una protesta che è iniziata il 9 dicembre del 2013, ma che non è dato sapere quando finirà. Stiamo parlando del cosiddetto sciopero dei Forconi che, contrariamente a quanto riportato da alcuni media, non terminerà il 13 dicembre del 2013.

Il Movimento ha infatti come obiettivo quello di ridare il Paese al popolo rispetto a chi ci Governa che, tra l'altro, non è stato neanche direttamente scelto dei cittadini a causa dell'attuale legge elettorale. E tra le ragioni di questa protesta non occorre trascurare la crisi che in Italia sta attraversando il lavoro autonomo.

A farlo presente è stata la Cgia di Mestre visto che dal 2008 ad oggi ben 415 mila lavoratori autonomi hanno cessato l'attività tra commercianti, artigiani ed agricoltori. Ovverosia proprio quelli che, insieme agli autotrasportatori, hanno deciso dal 9 dicembre del 2013 di scendere in piazza e nelle strade per sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che sono oramai ridotti allo stremo.

Ed a fronte di questo crollo a livello territoriale la situazione è ancor più grave in Regioni come la Calabria e la Sardegna. Tutti i lavoratori autonomi, che spesso anche per questo gettano la spugna, sono poi messi a dura prova anche da una pressione fiscale che si aggira all'incirca al 50%.  

Secondo Giuseppe Bortolussi, il segretario della Cgia di Mestre, occorre poi considerare che rispetto ai lavoratori dipendenti gli autonomi, nel momento in cui hanno chiuso l'attività, non possono accedere ad alcun strumento di sostegno al reddito.