Le tassesul lavoro più alte sono in Belgio, poi c'è l'Italia

Se ne parla da anni, decenni, ma nessuno proponesoluzioni, nessuno vuol farlo. Si sono succeduti governi, tecnici, saggi,statisti, ma la situazione non migliora, anzi. A renderlo pubblico è il Centro studi di Confindustria che,infatti, rileva come il livello dell'imposizione sul lavoro in Italia da metàdegli anni 90 "si è innalzato in modo netto al di sopra di quello deiprincipali partner europei, aprendo così un divario sostanziale, in termini dicosto del lavoro, che ha effetti negativi sulla competitività delleimprese".

Inoltre, ha rivelato che in Italia il costo del lavoro, in altre parole ilprelievo fiscale e contributivo dei redditi sul lavoro, nel 2011 è stato pari al 42,3%, di mezzo punto inferiore al Belgio.Se poi si dà un'occhiata alla media Europea (UE 27) si riscontra una mediaeuropea del 35,8% e del 37,7% dell'Eurozona. Non si hanno ancora dati certi sul2012, ma la tendenza non sembra cambiata.

Le altre potenze europee presentano valori moltodiversi con il Regno Unito fanalinodi coda con il 26%, la Spagna 33,2%,Germania 37,1% e Francia 38,6%. Inoltre, se si calcolail cuneo fiscale a carico delle imprese si scopre che nel 2011 è stato del10,7% del Prodotto Interno Lordo, al terzo posto, dietro solo a Francia edEstonia.

Calcolandoil sommerso, le tasse in Italia sarebbero le più alte

Secondo l'ultimo numero monografico della rivista "Rassegna Economica", prendendo inconsiderazione l'economia sommersa inItalia, ci si accorge che questa vale circa 333 miliardi (seconda in Europa), pesando sul nostro Pil tra il 17%e il 21%. Il Centro studi di Confindustria aggiunge che"considerando questa entità di sommerso la pressione fiscale effettiva chegrava sui contribuenti onesti in Italia sarebbe pari al 56,2% del Pil."

Ci sono soluzioni?

Lesoluzioni non sono così difficili come vogliono farci credere, basta un po' dicoraggio in un Paese abituato ai vizi e alle comodità. Basterebbe una riduzione della spesa pubblica chenon eroga servizi, in particolare gli stipendi delle posizioni apicali, piùalti di quello del Presidente della Repubblica; abbassare il carico fiscale alle imprese e ai dipendenti;concentrare una lotta all'evasione fiscale nei Palazzi e nelle banche (da un'inchiestadell'"Espresso" del 2012 le bancheavrebbero eluso il fisco per circa 3 miliardi di euro); riorganizzare il sistema delle deduzioni; rendere detraibili più speseper scoraggiare l'evasione fiscale.