Dai P.I.L. arrivano segnali globalmente contrastanti, ma decisamente preoccupanti per le principali economie dell'area euro in generale e per l'Italia in particolare. Questa situazione deve indurci a pensare che questa situazione sia imputabile alla moneta unica europea? Sicuramente l'introduzione dell'euro fu un errore colossale, specialmente per l'economia italiana. Infatti, mentre il cambio marco tedesco / euro fu praticamente alla pari, quindi se un boccale di birra prima costava 1 marco, ora costa 1 euro, per gli italiani fu traumatizzante, perché, nel giro di pochi mesi, tutto quello che costava mille lire iniziò a costare 1 euro, ovvero, a fronte di redditi statici i prezzi raddoppiarono, con un impoverimento di fatto.

Inoltre, essendo la Germania il principale mercato estero della maggior parte delle aziende italiane, le nostre merci persero quella convenienza dovuto al cambio favorevole marco / lira. Il concomitante sviluppo dell'economia cinese ci ha poi causato un'ulteriore battuta d'arresto, e il nuovo monopolio della G.D.O. (Grande Distribuzione Organizzata), dopo aver creato negli anni '90 i grandi centri commerciali, eliminando la concorrenza dei piccoli dettaglianti dei centri cittadini, negli anni 2000 ha imposto le proprie regole, provocando la chiusura di molte p.m.i. (piccole medie imprese) italiane. Quindi, la crisi economica italiana è dovuta alla concomitanza di più fattori negativi e, forse per questo, è più difficile trovare soluzioni concrete e, soprattutto, immediate.

Uscire dall'area euro è una soluzione?

Così come siamo stati sempre contrari all'entrata nell'area euro, oggi siamo sicuramente favorevoli all'uscita. Inizialmente il prezzo da pagare sarebbe molto pesante. Prima di tutto ci sarebbe una forte svalutazione della lira su euro, dollaro, sterlina e altre monete cosiddette esotiche, che comporterebbe un aumento della bolletta energetica e delle materie prime in generale.

Ma nel giro di qualche mese i prezzi delle nostre merci diventerebbero decisamente competitivi, con una ripresa certa del P.I.L. L'uscita dell'area euro sarebbe importante anche da un punto di vista politico, lasciando la possibilità agli italiani di decidere le proprie sorti socio-economiche. Sicuramente l'UE è un progetto politico meraviglioso, ma sotto molti punti di vista avrebbe richiesto tempi di realizzazione più dilazionati nel tempo, preceduti da un processo di superamento degli interessi nazionali e dei nazionali economici e, soprattutto, guidato da una programmazione economica territoriale, che nessuno ha mai nemmeno pensato.