Arriva un ultimatum nel caso dell'indipendenza della Scozia. Se da una parte emerge la volontà della regina Elisabetta che non vuole influenzare in alcun modo il voto del popolo scozzese, d'altra parte c'è la Bank of England che nella persona del governatore Mark Carney annuncia un aut aut. In altre parole se vince il sì la Scozia dovrà rinunciare alla sterlina. O unione o addio pound. Così aprono la maggior parte dei quotidiani internazionali che titolano le loro notizie facendo emergere la volontà della Bank of England. Esclusa quindi ogni possibilità che gli scozzesi abbiano l'uso della sterlina in caso di indipendenza.

Il governatore afferma infatti che sarebbe impossibile accettare un unione monetaria perché ciò diventerebbe incompatibile con la sovranità. Viene gelata così ogni speranza di tenere la valuta londinese. Troppi accordi di frontiere richiederebbero l'unione monetaria sia a livello di spese che a livello bancario e ciò non potrebbe essere risolvibile in tempi brevi.

Drammatico il caso del Wall Streer Journal e le notizie in anticipo

L'edizione europea del Wall Street Journal ha una situazione ancora più drammatica proprio perché il quotidiano vende in Scozia circa 300mila copie al giorno. Pare che Murdoch voglia dare una mano alla causa secessionista proprio per aver stretto amicizia con Salmond negli ultimi periodi.

Anche la redazione del Sunday Times è in una situazione di grande fermento anche perché potrebbe scattare un'indagine per capire chi sia il responsabile che ha fatto trapelare anteprime sui sondaggi della votazione del 18 settembre. Per la prima volta la notizia del vantaggio degli indipendentisti scozzesi doveva essere diffusa domenica ma qualcosa era stato diffuso sabato pomeriggio registrando un sorpasso rivelato su Twitter.

Si ipotizza che a dare la notizia in anticipo sia stato lo stesso Murdoch anche se il quotidiano si difende affermando che le fughe di notizie rovinano solo la reputazione del giornale e la sua edizione della domenica.