Mentre le voci sull'abolizione di Imu e Tasi entro il 2016 continuano a girare, accompagnate da smentite o rettifiche in merito, come quella ad opera del sottosegretario Zanetti, arriva un'altra importante notizia per il settore immobiliare: la mancata approvazione dell'articolo 28 del Ddl Concorrenza. Tale articolo, sottoposto al vaglio del Parlamento, avrebbe dovuto comportare l'esclusione della figura del notaio dal processo di compravendita immobiliare, a favore degli avvocati, che avrebbero dovuto occuparsi della registrazione dei documenti inerenti alla compravendita e donazioni d'immobili ad uso non abitativo, del valore inferiore ai 100 mila euro.
L'entrata in vigore di tale articolo, avrebbe comportato anche la possibilità d'acquistare uffici, box e altre tipologie d'immobili grazie a delle semplici scritture private, elaborate sempre in presenza dell'avvocato.
I notai tornano protagonisti della compravendita immobiliare
Responsabile dell'eliminazione dell'articolo 28 sarebbero le Commissioni Finanza e Attività Produttive della Camera, che avrebbero elaborato una norma "sostitutiva", che prevede che ora sia il Consiglio Nazionale del Notariato il custode del Registro delle successioni, e non più i tribunali. Ma, a porre l'accento sulla possibile vita breve del Ddl concorrenza erano stati i notai stessi.
Il Consiglio Nazionale del Notariato infatti, aveva ampiamente criticato gli articoli 28, 29 e 30, ponendo l'accento sui rischi comportati da questi per l'efficienza stessa dei registri pubblici. L'attacco dei notai, concentrato principalmente sull'articolo 28, era indirizzato a mettere in evidenza come il venir meno delle procedure di controllo, alla base dell'operato dei notai, avrebbe comportato in automatico l'aumento esponenziali di rischi di contenzioso, l'abbassamento "della qualità" dei dati inseriti nei registri e una minore tutela delle parti.
Che le loro parole siano state ascoltate, o che siano altri i motivi alla base dell'abolizione dell'articolo 28 del Ddl concorrenza non è ancora chiaro, fatto sta che si ritorna alle vecchie abitudini, e all'obbligo di dover convocare il notaio per le compravendite immobiliari.