Il Ministro dell’Economia Padoan proprio oggi ha presentato ufficialmente in Commissione bilancio l’emendamento che permetterà di ridare ristoro ad una parte degli investitori che hanno perso i loro risparmi a seguito del decreto legge del 22 novembre scorso che ha salvato dal fallimento Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Ca.ri.Fe. L’emendamento non solo prevede la costituzione di un fondo di solidarietà di circa 120 milioni per i risparmiatori titolari obbligazioni subordinate ma anche introduce una procedura di ‘arbitrato veloce’. La scelta verso una tutela stragiudiziale, più veloce, è riconducibile al modello che è stato adottato in Spagna per il salvataggio di alcune banche.

Li’, a seguito della procedura arbitrale, agli investitori sono state compensate il 15 % delle perdite, in parte dalle banche stesse, in parte per le banche liquidate dai rispettivi fondi di liquidazione.

Arbitrato della Consob per valutare i danni subiti dagli obbligazionisti

In Spagna, in breve, i titolari di obbligazioni hanno ottenuto l’invalidità dei contratti bancari con cui avevano acquistato tali prodotti finanziari sulla base della prova che gli stessi non avevano prestato un consapevole assenso per l’acquisto. Più nello specifico gli investitori truffati, per ricevere tutela, dovevano dimostrare la violazione degli obblighi informativi da parte delle banche e quindi la mancata o parziale prospettazione dei rischi legati alle obbligazioni.

Così, una volta che l’arbitro accertava la responsabilità della banche, dando ragione al cliente, in alcuni casi è stata la banca stessa a ricomprare il prodotto finanziario allo stesso prezzo con cui era stato acquisto dal cliente. L’arbitrato veloce alla spagnola potrebbe quindi costituire il lasciapassare per l'accesso al fondo di solidarietà o ai fondi di liquidazione costituiti per i rimborsi ai creditori delle 4 banche salvate.

La procedura, già collaudata in Spagna, potrebbe essere efficacemente applicata anche in Italia dove c’è già una struttura idonea a gestire l’arbitrato, la Consob appunto. Ci sarà solo bisogno di un emendamento da inserire nella legge di Stabilità per rendere operativa tale struttura. Dal canto suo la Commissione europea ha espresso il suo parere favorevole all’idea dell’arbitrato.

La vicenda dei 4 istituti bancari salvati al centro dell’attenzione di tutti gli organi di stampa e di istituzioni quali la Consob e Bankitalia non sembra però avviarsi verso la fine.

Commissione d‘inchiesta ad hoc ed esposto in procura dei Pentastellati

Infatti, mentre Padoan presentava l’emendamento per istituire il fondo di solidarietà del valore di 120 milioni quale forma di risarcimento per i piccoli risparmiatori truffati, il premier Renziauspicava una riforma del sistema bancario nel suo complesso. Da qui la necessità anche di istituire una commissione d’inchiesta parlamentare, il cui compito sarà quello di accertare la mancata vigilanza della Consob e di Bankitalia sulle attività delle banche salvate e di stabilire con chiarezza le responsabilità dei vertici dei 4 istituti di credito coinvolti.

L’input è partito sia dal Pd che da Forza Italia. Inoltre Scelta Civica ha presentato un suo disegno di legge attraverso il quale ha chiesto una commissione bicamerale ritenuta più idonea a valutare meglio le responsabilità rispetto ad una monocamerale. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato a breve la presentazione di un esposto in Procura e alla Corte dei Conti che punta il dito contro il decreto legge n.183 del 2015.