Nel quinquennio 2011-2015 i ricavi dei nove maggiori Gruppi Editoriali Italiani hanno segnato una flessione del 32,6% pari a circa due miliardi. Le minori vendite hanno avuto effetto sull'occupazione che si è ridotta di bel 4.600 dipendenti. È quanto pubblicato sul report dell'area studi di Mediobanca, giunto alla terza edizione. L'area ricerca e studi è stata costituita nel 1970 per sviluppare in Italia gli studi economici e finanziari sulle imprese e sui mercati.
Vengono analizzati i bilanci dei nove Gruppi più grandi dal punto di vista del fatturato: Mondadori, RCS, l'Espresso, Il Sole 24 ore, Caltagirone Editore, Monrif, Itedi, Cairo Editore e Class editore.
Ne consegue un diffuso processo di disaffezione verso la carta stampata quotidiana. La diffusione cartacea complessiva è diminuita, infatti, di oltre 300.000 copie al giorno nel 2015 pari al 9% rispetto al 2014 e al 33% rispetto al 2011. Nel quinquennio tutti gli editori hanno segnato flessioni dei ricavi pubblicitari comprese tra il 30% e il 40%.
È invece in costante aumento la diffusione del digitale più 30 mila copie nel 2015. La diffusione dei quotidiani continua a calare anche in Europa, Nord America e Oceania; mentre a livello globale l'aumento è del 21,6% nell'ultimo quinquennio dovuto all'India e alla Cina che coprono il 62% del mercato mondiale. La disaffezione verso la lettura trova conferma anche nei dati dell'Istat dove tra le nazioni europee l'Italia è una di quelle dov'è si legge di meno e la lettura continua ad essere molto meno diffusa nel mezzogiorno.
Tra il 2010 e il 2014 la spesa delle famiglie per i libri ed i giornali e periodici si è contratta del 18%.
Eppure come ha detto il Presidente della Repubblica Mattarella "leggere è una ricchezza per la persona e la comunità. È una porta che ci apre alla conoscenza, alla bellezza....È una chiave per diventare cittadini del mondo, per conoscere esperienze lontane, per comprendere le contraddizioni e le storture, ma anche per comprendere le grandi potenzialità del mondo che ci circonda. È un modo per far nascere speranze, per coltivarle, per condividerle".