Non si placano le polemiche dopo la puntata delle Iene, in onda il 29 novembre scorso, dove si è parlato della possibile presenza di scorie di materiale radioattivo in Calabria. Non è la prima volta che viene affrontato l' argomento. Giulio Golia delle Iene ha avviato questa inchiesta su segnalazione di alcuni abitanti di paesi per lo più della costa ionica.

Il sospetto riguarda la presenza di rifiuti radioattivi che sono stati riversati nel sottosuolo calabrese e nel mar Jonio. Pare che ci siano testimonianze di persone che raccontano di aver ritrovato dei fusti sospetti nelle spiagge della costa ionica: come un fotografo locale che sarebbe morto di cancro dopo aver toccato dei fusti gialli con un teschio nero nella spiaggia di Calalunga di Montauro.

Altre segnalazioni parlano di fusti sulla spiaggia di Siderno e la morte sospetta di due pescatori di leucemia.

Nonostante siano oramai trent'anni che si effettuano indagini sull' inquinamento radioattivo in Calabria, non esiste ancora un registro tumori "statisticamente affidabile".Intervistata dalle Iene l' ex parlamentare ed ex componente commissione antimafia Angela Napoli ha ritenuto di dover precisare che non si fida assolutamente dei risultati dell'Arpacal che danno, appunto, esito negativo.

Il commissario dell'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell' ambiente della Calabria) Maria Francesca Gatto in risposta alla Napoli precisa: "La nostra Agenzia opera nel rispetto di protocolli e procedure tecnico scientifiche codificate a livello nazionale in qualunque matrice ambientale.

Operiamo secondo una programmazione coordinata con il Sistema Nazionale della Protezione Ambientale, ossia la rete federale delle Agenzia Ambientali e dell' ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca Ambientale. I nostri certificati analitici, sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta". Eppure nonostante il tema riguardi la Salute dei cittadini, alcuni hanno manifestato il loro disappunto in quanto tutto questo interesse rovinerebbe il turismo calabrese.