Intorno le 3:30 am del 29 novembre, il Bitcoin ha segnato il suo nuovo record, sfondando la barriera dei 10.000 dollari e superando il tetto degli 11.000 dollari. Tutti gli indicatori statistici mostrano lo stesso dato: l'uptrend della valuta digitale è consistente, con pochi segni di debolezza dovuti, perlopiù, a normali rintracciamenti di mercato. Guardando a ritroso nel tempo, dal 2007 l'incremento del Bitcoin è stato del 900%.
Il bipolarismo degli analisti
Il Bitcoin e la Blockchain sono un fenomeno finanziario relativamente nuovo che ha disorientato gran parte degli analisti finanziari abituati al "vecchio" mercato.
La cripto-valuta, infatti, risponde in maniera atipica alle notizie economiche e alle regole che dominano la compravendita delle valute, CFD e beni come l'oro o l'argento. Nel mondo della finanza, il Bitcoin è visto sostanzialmente sotto due prospettive dicotomiche: la prima, positiva, vede il fenomeno come la normale evoluzione del vecchio sistema monetario legato alle banche; la seconda, opposta, considera la cripto-valuta come un evento aleatorio, astratto, una bolla finanziaria pronta ad esplodere.
Un'interessante riflessione viene da Dave Chapman, leader dell'azienda d'investimento Octagon Strategy in Hong Kong: "Ora si sta ricevendo un'enorme quantità di legittimità e credibilità verso il protocollo Bitcoin.
Certo, c'è un elemento di FOMO (paura di perdere, ndr), e questo non è del tutto salutare per il mercato attuale. C'è una quantità considerevole di persone che investono in Bitcoin esclusivamente per fini speculativi".
Chapman non esclude l'introduzione di una probabile correzione di mercato di breve durata, a causa delle dimensioni del mercato in espansione.
Secondo la sua visione: "la gente raddoppierà e ciò sarà interpretato come un'opportunità di acquisto".
Impetuosa l'affermazione di Arthur Hayes, CEO di BitMEX, verso gli antagonisti del Bitcoin: "Hanno detto che era una bolla a $ 1.000, hanno detto che era una bolla a $ 5.000 e hanno detto che è una bolla a $ 10.000. Svalutare qualsiasi cosa è un gioco molto pericoloso, specialmente se si sta entrando in un nuovo sistema monetario.
Queste esperienze di trasformazione (del sistema monetario, ndr) avvengono ogni centinaia di anni e sono estremamente caotiche".
Hayes ha ben introdotto il pessimistico secondo approccio al fenomeno finanziario. Molti esperti, infatti, svalutano il Bitcoin come mero evento passeggero, una bolla pericolosa e pronta a scoppiare in qualunque momento. Testimone d'eccellenza della prospettiva pessimistica è Warren Buffett, uno dei più grandi investitori di tutti i tempi. La sua opinione è decisa: questi considera la valuta virtuale come una bolla finanziaria e, secondo il suo pensiero, quotare il Bitcoin è impossibile, poiché è uno strumento astratto che non produce valore. "Le criptovalute non sono investimenti tangibili.
Non generano guadagni né pagano dividendi. Come li quoti se non hanno un valore intrinseco o di book? Le persone che acquistano Bitcoin stanno semplicemente scommettendo che il prezzo salirà".
Buffett ha puntato il dito, inoltre, sulla natura anonima e criptata della valuta: "Non ha senso, questa cosa non è regolata, non è sotto controllo, non è sotto la supervisione della FED o di qualsiasi altra banca centrale, non credo in questa cosa affatto. Penso che imploderà".
L'interesse in espansione: chi è al primo posto?
È innegabile che il trend positivo del Bitcoin sia legato anche ai fruitori in forte crescita. In Italia, secondo Google Trend, l'interesse verso il nuovo sistema di pagamento è drasticamente aumentato nel 2017.
Il settentrione risulta essere la zona più attiva al riguardo. Tuttavia non troviamo Milano o la Lombardia al primo posto - come avviene di consueto per l'innovazione digitale - bensì il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia come regioni. Parlando di città, invece, Bolzano è in vetta alla graduatoria.
A livello mondiale, la situazione risulta piuttosto sorprendente. Sempre basandoci sui dati di Google, troviamo al primo posto la Nigeria, seguita da Cina e Ghana. Gli Stati Uniti, invece, sono in 35^ posizione. L'interpretazione più ragionevole di questi dati, potrebbe essere legata alla diaspora che ha colpito i cittadini di molti Stati africani, ma anche il tentativo di agevolare gli affari - puliti e non - sul territorio africano e cinese.
I pagamenti con Bitcoin sono criptati, sostanzialmente anonimi, accettati in tutto il mondo, veloci e con basse commissioni. È induttivo pensare che la cripto-valuta rappresenti una valida alternativa ai classici operatori di trasferimento di denaro, costosi e non sempre sicuri.