Si fanno sempre più stringenti i controlli del fisco sui redditi prodotti dalle partite Iva, la cui evasione riguarderebbe secondo alcune stime ben 1,4 miliardi di documenti. Per cercare di stanare chi non paga quanto dovuto è stato messo a punto un nuovo sistema di incrocio dei dati, tra le fatture emesse e le liquidazioni periodiche Iva trasmesse al Fisco. Il ruolo del sistema "Serpico" in dotazione all'Agenzia delle Entrate e alle fiamme gialle per le verifiche fiscali nei confronti dei contribuenti diventa sempre più centrale.

I nuovi controlli

Mentre fino ad oggi i controlli fiscali sulle partite Iva erano incentrati principalmente sulla corrispondenza tra i dati contenuti nelle dichiarazioni dei redditi, da ora in poi i controlli saranno decisamente più profondi e accurati. Il Fisco non si limiterà a verificare il Modello 730 e la dichiarazione dei redditi, bensì il controllo è esteso ai conti correnti e persino ai pagamenti effettuati in contanti. Se le spese di un soggetto superano del 20% il reddito dichiarato scatterà il redditometro. Questo non significa che sia proibito spendere più di quanto si guadagna - per esempio utilizzando soldi precedentemente accantonati o ricevuti da un parente - tuttavia farlo darà adito a sospetti che attiveranno i controlli, ed il contribuente sarà chiamato a dimostrare la provenienza dei soldi e provare di non essere un evasore.

Un'altra novità è che saranno incrociati i dati tra le fatture emesse dai fornitori ed eventuali mancate liquidazioni, che emergeranno nell'applicativo Space, capace di evidenziare presunte anomalie. In questi casi i contribuenti potrebbero vedersi recapitare comunicazioni di "compliance" per invitarli al ravvedimento.

Altre novità

L'Agenzia delle Entrate ha trasmesso agli uffici una comunicazione volta a stringere i tempi di accertamento nei confronti dei contribuenti che dopo aver ricevuto una lettera di compliance non hanno risposto. Questo perché evidentemente queste comunicazioni non ottengono i risultati sperati, in quanto non essendo dei veri e propri accertamenti non "spaventano" i contribuenti invitati a verificare la loro posizione con il Fisco ed eventualmente mettersi in regola.

Tra i nuovi strumenti che potrebbero essere attuati per contrastare l'elusione fiscale c'è l'estensione della fattura elettronica tra soggetti privati, la cartolarizzazione dei debiti tributari e modifiche per la sanatoria bis delle cartelle.