Si è da poche ore conclusa una delle giornate più difficili per le criptovalute. Il Bitcoin è sceso sotto quota diecimila dollari, trascinando al ribasso anche le altre valute digitali. La peggiore di tutte è stata ripple, sprofondata a 1,00 dollari. La tendenza depressionaria della prima parte di gennaio si è ulteriormente accentuata nelle ultime 24 ore, a seguito delle dichiarazioni del ministro della giustizia sudcoreano, secondo cui il governo di Seul starebbe valutando il ban del mercato dei bitcoin e delle altre monete virtuali. Ad oggi, la Corea del Sud rappresenta uno dei Paesi maggiormente coinvolti dal trading delle criptovalute.

Un'eventuale chiusura delle piattaforme di acquisto e vendita delle criptomonete sarebbe un colpo durissimo per l'intero settore, con il rischio concreto di una fine ingloriosa del Bitcoin e le altre "sorelle".

Tentativo di rimbalzo

Alle prime ore del 18 gennaio, Bitcoin aveva superato quota 11.000 dollari, un rialzo deciso rispetto alla flessione registrata nelle precedenti 24 ore. Nonostante abbia perso metà del suo valore, la moneta virtuale più famosa al mondo continua ad essere al centro dell'attenzione di vecchi e nuovi investitori, che si avvicinano per la prima volta al mercato delle criptovalute. I novelli trader non sono forse abituati alla grande volatilità delle quotazioni di questo specifico settore e potrebbero rischiare di lasciarsi prendere dal panico più volte nella stessa giornata.

Il rimbalzo maggiore lo fa però registrare Ripple, portatosi a 1,31 dollari in queste prime ore di giovedì 18 gennaio, dopo aver toccato il fondo ieri pomeriggio, scendendo sotto il valore di 1 dollaro per XRP. La solidità e la credibilità del progetto è fuori discussione, meno invece l'entità dei danni causati dalle numerose speculazioni ad opera dei traders di tutto il mondo, molto attivi intorno al fenomeno Ripple, battezzato tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 come nuovo Bitcoin.

Bene anche Ethereum

A beneficiare dei rialzi di queste ultime ore anche ethereum, la criptovaluta protagonista della prima metà del mese di gennaio. Gli ETH, dopo aver toccato quota 1.300 dollari, nella giornata di ieri sono sprofondati sotto i 900 dollari, per poi risalire questa mattina poco sopra i 1.000 dollari. La giornata di profonda depressione vissuta ieri potrebbe essere stata colta, da alcuni investitori, come occasione per acquistare quelle criptomonete dal progetto solido. In questo quadro rientrano sia Ethereum che Ripple, senza dimenticare il Bitcoin, anche se quest'ultimo probabilmente ha già dato il meglio di sé.