Da quando il programma televisivo "Le Iene" avrebbe scoperchiato il vaso di Pandora dei consumi gonfiati dai contatori del gas che non registrerebbero effettivamente il consumo reale sono arrivate migliaia di segnalazioni alle varie associazioni a tutela dei consumatori da cittadini che hanno cominciato a fare dei controlli regolari e farsi anche due conti su quanto versato per il gas forse realmente mai consumato. Tanto che minacciano, come avrebbe fatto appunto l'associazione "Noi consumatori", di attivarsi con una class action se non si dovesse provvedere i tempi celeri al ristoro di quanto versato e al pagamento degli eventuali danni.

Il motivo della minaccia di class action

La paventata possibilità di lanciare una class action, da parte dell'associazione Noi Consumatori, si fonda, essenzialmente, sul fatto che diversi contatori del gas (come documentato da diversi servizi della trasmissione "Le Iene") avrebbero continuato a girare, e quindi ad addebitare dei consumi, nonostante all'interno delle abitazioni non fosse accesa neanche una stufetta. E, ovviamente, l'associazione dei consumatori mira a tutela il sacrosanto diritto di tutti i cittadini a pagare solo quello che si è consumato effettivamente.

Vera e propria truffa o malfunzionamento tecnico?

Se il diritto dei cittadini a pagare solo i consumi reali non può essere messo in dubbio, occorre precisare che i servizi televisivi della trasmissione "Le Iene" avrebbero evidenziato, esclusivamente, che si paga troppo. Ma da un punto di vista strettamente giuridico - legale sarebbe molto più difficile discriminare se, in una situazione del genere, ci si trovi realmente di fronte ad una truffa o, se invece, non si tratti di un molto meno grave malfunzionamento del contatore digitale.

Il punto fondamentale, per poter discendere correttamente la questione, tenendo conto del fatto che le aziende fornitrici starebbero continuando a fatturare, è se queste ultime fossero o meno al corrente del malfunzionamento dei contatori digitali. Nel caso fosse accertata la seconda eventualità ci si troverebbe veramente di fronte ad una truffa a danno dei cittadini. Soprattutto se, nello stesso tempo, le aziende in questione non si fossero attivate per risolvere il problema.

Cosa fare per capire se si è pagato troppo

Per capire se il nostro contatore del gas sta segnando dei consumi gonfiati, secondo quanto trasmesso da "Le Iene" occorrerebbe porsi davanti al contatore stesso in un momento della giornata in cui si è assolutamente sicuri di non stare a consumare del gas.

Occorrerebbe almeno 2 minuti di stazionamento per verificare se il contatore gira oppure no. Nel caso stesse girando vuol dire che si starebbero pagando dei consumi non effettuati, e quindi la bolletta sarebbe gonfiata.