Sarebbero almeno 8 i casi di morbillo registrati all'Ospedale Pediatrico di Bari Giovanni XXIII. E forse un altro caso ancora, per il quale si starebbero facendo ulteriori accertamenti, potrebbe far salire il totale complessivo a 9. E con le ceneri ancora calde della rovente polemica scoppiata lo scorso anno tra coloro che sono favorevoli alla somministrazione dei vaccini e coloro che invece sono nettamente contrari a questa pratica terapeutica, molti già parlano di un principio di epidemia. Dai primi riscontri sembrerebbe che il veicolo del contagio sarebbe stata la figlia di una giovane coppia appartenente a coloro che sono nettamente contrari all'uso terapeutico dei vaccini.

Le probabili concause dello scoppio del focolaio

Senza enfatizzare troppo i toni allarmistici che starebbero girando sui Social Network queste primissime ore successive alla scoperta del focolaio del morbillo, va sicuramente detto che al contagio potrebbero aver contribuito contemporaneamente due serie di cause concomitanti. Innanzi tutto, all'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari era arrivata una bambina di 10 anni affetta da morbillo, figlia di genitori contrari all'utilizzo dei vaccini, cosiddetti no - vax, che potrebbe essere all'origine del contagio. Ma, in queste fasi iniziali senza le risultanze di tutti gli accertamenti scientifici il condizionale rimane d'obbligo. In secondo luogo, ci sarebbero delle carenze da parte del personale sanitario presente al momento del ricovero della bambina.

Infatti, come fa notare il quotidiano romano Il Messaggero (riprendendo un articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno) i protocolli di sicurezza sanitaria previsti per legge in questi casi non sarebbero stati applicati immediatamente, ma con un certo ritardo. Per di più il caso non sarebbe stato segnalato per tempo alle autorità preposte alla salvaguardia dell'igiene pubblica.

Il comunicato dell'Osservatorio epidemiologico pugliese

Comunque siano andate le cose sarà compito delle autorità preposte accertarlo. Nel frattempo la Dottoressa Cinzia Germinario, Responsabile dell'Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia, fa notare come, di per sé, il morbillo sia una malattia esantematica altamente contagiosa.

Quindi è normalissimo che dovunque sia presente qualche individuo non vaccinato si possa innescare una catena di contagio. D'altra parte la Dottoressa Germinario esclude categoricamente che in Puglia, in questo momento, sia in atto una vera e propria epidemia di morbillo. Ribadendo, comunque, che questo genere di cose non dovrebbero accadere la Responsabilità dell'Osservatorio epidemiologico avrebbe ribadito di non considerare la situazione preoccupante. Ed ha indirizzato un monito anche a coloro che sono contrari alle vaccinazioni preventive affinché comprendano che possono rischiare di portare malattie a coloro che non hanno copertura vaccinale allungando in tal modo la catena del contagio.