Per il 2019 la manovra dell'attuale Governo Conte prevede alcune novità economiche. Tra queste è da menzionare l'introduzione del reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura volta a integrare i guadagni di un nucleo familiare, ma non è rivolta a tutti. Infatti, solo le persone, o le famiglie, che rientrano in determinati requisiti possono chiedere di partecipare all'erogazione di tale beneficio. Per esempio, la soglia di povertà è uno dei parametri con cui si calcola tale compenso integrativo.
Il requisito della soglia di povertà
Uno degli indicatori di cui lo Stato terrà conto per elargire il reddito di cittadinanza è la soglia di povertà.
Ciò significa che chi vive da solo in una casa di proprietà non può superare le 6000 euro di entrate reddituali all'anno se vuole riceverlo. Questo valore cambia nel caso in cui un cittadino faccia parte di un nucleo familiare, ovvero in base al tipo e al numero di membri da cui è composto. Nello specifico, la bozza del decreto legge prevede l'assegnazione di un coefficiente pari a 1 al capo famiglia. Per i componenti maggiorenni diversi dal capo famiglia, invece, esso sarà pari allo 0,4. Per i minorenni è lo 0,2. Dalla somma di questi, che potrà essere al massimo pari a 2,1, moltiplicata per i 6000 euro verrà fuori la base su cui calcolare il reddito di cittadinanza.
La formula per calcolare il reddito di cittadinanza
L'importo di cui si è appena parlato costituisce il punto di partenza per ottenere la formula del reddito di cittadinanza. Infatti, a seconda se una famiglia vive in affitto o paga il mutuo si avrà: [(Reddito massimo o soglia di povertà - reddito del nucleo familiare) + affitto annuo fino a max 3360 euro o mutuo annuo fino a max 1800 euro)] /12 mesi
Il sito web Money riporta degli esempi di utilizzo di questa espressione.
In uno di questi si ipotizza una famiglia di 4 persone, ovvero due genitori e due minorenni. Il coefficiente da moltiplicare all'indice di povertà sarà quindi pari a 1,8. Dato che questo non supera il massimo, il prodotto utilizzabile sarà 6000x1,8 e cioè 10800 euro. Lo stesso sito web ipotizza che il richiedente viva in affitto pagando 500 euro al mese e che il suo reddito familiare sia di 4000 euro annui.
Poiché il limite del canone di locazione utilizzabile è 3360 euro all'anno, il calcolo finale sarà:
[(10800 - 4000) + 3360)] /12 = 846
Dunque l'integrazione mensile per questa ipotetica famiglia sarà di 846 euro. In generale, secondo la manovra di bilancio il percettore potrà usufruire del vantaggio economico attraverso una tessera. Inoltre, il diritto a riceverlo scadrà dopo un anno e mezzo.