Ogni anno il giorno delle comunicazioni del governatore della Banca d’Italia rappresenta l'occasione per fare il punto della situazione economica italiana.
In questo momento l’Italia sta vivendo la più grave crisi economica dalla fine delle seconda guerra mondiale, a causa della pandemia provocata dal coronavirus.
La parola pandemia, infatti, è menzionata dal governatore della Banca d'Italia Visco 13 volte e nel suo discorso ha affermato che l’Italia sta vivendo una situazione inedita, dopo il blocco totale delle attività economiche provocato dall’emergenza sanitaria e non si ha la possibilità di prevedere la sua evoluzione futura.
Banca d'Italia: 'L'Italia affonda nell'incertezza'
Il governatore della Banca d’Italia prevede che il Prodotto Interno Lordo italiano crollerà nel 2020 di una percentuale compresa tra il -9 e il -13%, a causa degli effetti devastanti del “lockdown” su settori fondamentali dell’economia italiana come il turismo, la moda, la ristorazione, il commercio, i trasporti, i servizi alle persone, le attività ricettive ricreative e culturali, che si sono fermate quasi del tutto per oltre due mesi.
"Solo il lavoro dipendente - ha continuato Visco - ha potuto contare su una protezione rappresentata dalla cassa integrazione e dallo stop ai licenziamenti; nonostante ciò, trecentomila persone hanno perso il posto di lavoro; si tratta per la maggior parte di giovani, i quali avevano trovato la loro prima occupazione e lavoratori stagionali".
Incerte, secondo il governatore di Bankitalia, sono le prospettive future, in considerazione del fatto, argomenta Visco, che la domanda interna crescerà lentamente e quella estera sarà influenzata dalle dinamiche della pandemia da coronavirus, le quali condizioneranno la libera circolazione delle persone tra un continente e l’altro.
Banca d'Italia: 'Può aumentare il disagio sociale in Italia'
Il governatore della Banca d’Italia ammette candidamente che non sa come sarà l’Italia nei prossimi anni e afferma che il peso della crisi causata dal coronavirus influenzerà le scelte delle famiglie e imprese italiane per tanti anni futuri.
Secondo Visco, l’Italia deve crescere velocemente nei prossimi anni, cosa non facile per un Paese che è in stagnazione dal 1994.
Il periodo compreso tra la grande incertezza del presente e l’inizio della prossima ripresa economica, afferma Visco, sarà caratterizzato da un numero minore di posti di lavoro e un crollo dei consumi, dal momento che le famiglie cercheranno di risparmiare il più possibile, per far fronte alle incertezze del futuro.
Due sono i pericoli che una situazione di questo tipo può determinare, argomenta Visco: il disagio sociale e il fatto che molte famiglie non saranno in grado di mantenere un tenore di vita uguale a quello che avevano prima della crisi innescata dal coronavirus.
Banca d'Italia: 'Parola d'ordine per l'Italia: Riforme e crescita'
Per uscire dalla crisi il governatore della Banca d’Italia afferma che è necessario realizzare riforme strutturali del sistema Italia, tenendo conto dei seguenti capitoli: pubblica amministrazione, riforma fiscale, Infrastrutture, ricerca, università e la rete fissa a banda larga.
Per realizzare queste riforme sarà necessario usare i soldi che, grazie al Recovery Fund, arriveranno dall’Europa.
Per il futuro l’Italia dovrà spendere di più e meglio nelle scuole e nell’università e nella ricerca, secondo Visco, e dovrà tutelare i punti di forza della sua economia come il turismo, il patrimonio artistico e ambientale.
Essenziale sarà riformare, conclude il governatore della Banca d'Italia, la tassazione e combattere l’evasione fiscale e far riemergere l’economia sommersa, circostanze che permetterebbero all’Italia di competere ai massimi livelli con tutte le economie dei Paesi esteri.
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