Pos e commissioni bancarie. Negli ultimi giorni al centro del dibattito politico-economico c'è il tema dei pagamenti con le carte di credito, con la soglia di 60 euro proposta dal governo entro la quale i commercianti possono rifiutare questo tipo di transazione. Secondo lo studio pubblicato da Il Fatto Quotidiano con la collaborazione dell'Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano il costo delle commissioni bancarie non sarebbe però così elevato in confronto al pagamento con i contanti.
Il costo delle commissioni in Italia
Secondo i dati forniti, le commissioni per i pagamenti con Pos variano da banca a banca.
Escluse le microtransazioni, quelle cioè da 10 o 15 euro, si attestano tra lo 0,9% e l’1,8%, con l'1,5% di media su ogni transazione. Secondo lo studio "le commissioni delle banche che offrono le migliori condizioni sono superiori di poco al costo del contante”.
Bisogna ricordare che con il governo Conte è stato attuato un credito di imposta al 30% su questo tipo di pagamenti, aumentato al 100% dal governo Draghi per poi tornare al 30% nell'anno 2022 per quelle attività che hanno un fatturato al di sotto dei 400mila euro annui.
Le agevolazioni per chi ha il Pos
Le banche finora hanno offerto una serie di agevolazioni per i commercianti e gli esercenti, in primis l'azzeramento del canone mensile o delle stesse commissioni per tutti quei pagamenti che vanno sotto la soglia dei 10 e 15 euro.
Per cifre più alte, come spiega lo studio, le commissioni possono cambiare a seconda dell'istituto di credito e comunque oscillano, come già accennato, tra lo 0,9 e l'1,8%.
Fornendo un esempio, con una transazione da 30 euro con carta di credito il commerciante darà 45 centesimi alla banca, 90 centesimi se invece si spendano 60 euro, soglia ipotizzata dal governo Meloni.
Per Ivano Asaro, a capo dell'Osservatorio Innovative Payments, Il contante comporta comunque dei costi connessi ad esempio al trasporto e alle assicurazioni stipulate dai commercianti. Un costo che, come riporta il fattoquotidiano.it, “si aggira per ogni spesa intorno ai 19 centesimi, l’1,1% per ogni scontrino medio”.
Una cifra che è dunque inferiore alla percentuale media dell’1,5% individuata a proposito delle transazioni superiori ad un certo valore, ma al contrario al di sopra delle commissioni azzerate o scontate delle microtransazioni.
La posizione dell'Unione Europea sul Pos
"Siamo a conoscenza della proposta del governo italiano. Trattandosi di una bozza, dobbiamo ancora valutarla, sia nella portata che nel merito". Così nei giorni scorsi si è espressa la portavoce della Commissione Ue, Veerle Nuyts, rispondendo a chi le chiedeva un parere sulla norma proposta in Manovra dal governo Meloni sulla soglia minima dei 60 euro per i pagamenti con Pos.
La norma che alzerebbe a 60 euro la soglia oltre cui scatta l'obbligo di accettare pagamenti elettronici senza essere multati potrebbe però essere in contrasto con l'impegno dell'Itala nella lotta all'evasione fiscale, impegno riportato anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).