Il presidente della Siria, Bashar al-Assad, si è schierato sull’abbattimento del jet militare russo da parte della Turchia. In un’intervista concessa a una tv ceca, ha attaccato Erdogan: “Credo che Erdogan ha dimostrato la sua intenzione reale. Ha perso i nervi perché l’intervento russo ha cambiato gli equilibri di forza sul territorio. Il fallimento di Erdogan in Siria, il fallimento dei suoi gruppi terroristi, si traduce nella morte politica”, ha detto Assad.

Per Henry Barkey, direttore del Programma sul Medio Oriente nel Centro Internazionale per Accademici Woodrow Wilson, uno dei principali vincitori nel nuovo scontro tra Turchia e Russia è Assad. I negoziati internazionali per la crisi siriana a Vienna hanno perso rilevanza e l’impegno di Erdogan per isolare Assad è svanito dopo che la Russia si è dimostrata più capace per fermare gli attacchi di Isis. Tanto, che persino la Francia sta provando ad arrivare un accordo con Putin per combattere insieme lo Stato Islamico. Tutte alleanze atipiche, spinte dalle circostanze, che di base però hanno una profonda fragilità.