Il re emerito di Spagna Juan Carlos I ha staccato un nuovo assegno da 4 milioni di euro per saldare i suoi debiti con il fisco spagnolo. L'ex capo di stato, espatriato negli Emirati Arabi Uniti da agosto, aveva già versato 678.393 euro al Tesoro lo scorso 9 dicembre. Il debito fiscale di Juan Carlos di Borbone è collegato ad introiti non dichiarati nel periodo tra il 2016 e il 2018, quando aveva abdicato in favore del figlio Filippo VI e perso l'inviolabilità. In totale il debito con il fisco ammonta ad oltre 8 milioni di euro. Con questo pagamento, Juan Carlos I ha di fatto riconosciuto la frode evitando però, almeno per ora, l'accusa penale.

La fuga all'estero e le tangenti di re Juan Carlos

I 4 milioni di euro pagati da re Juan Carlos per saldare i suoi debiti con il fisco spagnolo sono soltanto l'ultimo atto di mesi particolarmente turbolenti. Lo scandalo che vede protagonista una delle ultime monarchie europee rimaste al potere inizia nei primi mesi del 2020, quando il Paese iberico è in piena emergenza Coronavirus. Dalla Svizzera iniziano a trapelare pesanti indiscrezioni di un'inchiesta su alcuni fondi segreti del re emerito di Spagna. Uno di questi sarebbe servito a nascondere le tangenti ricevute dall'Arabia Saudita per la costruzione di una ferrovia.

Il 3 agosto, Juan Carlos annuncia la decisione di lasciare volontariamente il territorio spagnolo.

"Guidato dal convincimento di prestare il miglior servizio agli spagnoli, alle loro istituzioni e a te come re, ti informo della mia meditata decisione di trasferirmi, in questo periodo, fuori dalla Spagna. Una decisione che prendo con molto dolore, ma con grande serenità", si legge nella lettera indirizzata al figlio Felipe VI.

Per non sentire troppo la nostalgia di casa, il re emerito sceglie una destinazione di lusso per il suo esilio forzato. L'8 agosto il quotidiano Nius pubblica una foto del sovrano emerito ad Abu Dhabi. Dieci giorni dopo, l'informazione viene confermata da un comunicato della Corona spagnola.

Proprio dalla suo esilio, a dicembre sceglie di iniziare a saldare i suoi debiti con il fisco spagnolo.

Juan Carlos paga 678.393 di euro per evitare l'apertura di una causa giudiziale. È solo la prima rata, per un debito che ammonta in totale ad oltre 8 milioni di euro.

La linea dura di Felipe VI

L'inchiesta giudiziaria sui fondi neri, la scelta di abbandonare la Spagna e i milioni di euro di debiti con il fisco del re emerito hanno dato forza alle voci più critiche nei confronti della Monarchia spagnola. A peggiorare ulteriormente la posizione di Juan Carlos, la dura presa di posizione di re Felipe VI che ha scelto di rompere tutti i ponti con il padre. L'attuale sovrano di Spagna ha deciso di rinunciare all'eredità, anche per via delle forti pressioni del governo progressista guidato da Pedro Sanchez che chiedevano una presa di posizione della Casa Real.

L'ex re vuole tornare in Spagna

Con il pagamento dei 4 milioni di euro per la frode al fisco, l'ex re spagnolo spera di riuscire a ricucire gli strappi causati dallo scandalo dei fondi neri. "Il re emerito vuole tornare", ha affermato all'agenzia di stampa EFE Juan José Laorda, amico dell'ex sovrano. "Per organizzare un ritorno in maniera corretta lo cosa più logica sarebbe un accordo tra la famiglia reale e il governo". In realtà la scelta di collaborare con il fisco spagnolo viene vista con sospetto da una parte dell'opinione pubblica iberica. Proprio la conciliazione con il fisco infatti ha evitato al re emerito il processo, facendola apparire quindi come una scelta opportunistica più che un pentimento sincero dell'ex sovrano.

Lo stesso Primo ministro Sanchez, in una conferenza stampa ha affermato di condividere con i suoi concittadini un senso di "rifiuto" nei confronti dei comportamenti di Juan Carlos, parlando di una "mancanza di senso civico".