Ormai ci siamo, il Sia, Sostegno all’Inclusione Attiva, il nuovo prodotto del Governo per aiutare le famiglie più in difficoltà è partito. Da settembre sarà possibile presentare domanda, ma intanto sul sito dell’INPS è già disponibile il modello di domanda, le istruzioni al nuovo strumento e soprattutto, cosa molto utile, il sistema di calcolo del punteggio. Si tratta per l’appunto del sistema che consente ad ogni interessato di verificare se ed in che misura può richiedere il sussidio.
SIA fino a 400 euro al mese, lo strumento in sintesi
Si tratta di una misura che servirà per dare sostegno alle famiglie più disagiate, ma allo stesso tempo a ricollocare socialmente i soggetti che oggi sono in povertà ed esclusi proprio dal punto di vista sociale.
Il provvedimento che da settembre consentirà a molti italiani di farne richiesta, fa parte del Decreto sulla povertà del Governo. In primo luogo, bisogna sapere che per richiedere il sussidio bisogna essere cittadini italiani o con titolo equivalente, avere nel nucleo familiare un minorenne o in alternativa un soggetto disabile o ancora una donna in attesa. Dal punto di vista reddituale, serve un ISEE il cui valore deve essere pari o inferiore a 3.000 euro.
Necessario quindi richiedere l’ISEE per minorenni, nel caso ci siano nel nucleo familiare soggetti sotto i 18 anni o quello ordinario per gli altri casi. Per chi ha un ISEE già fatto ed in corso di validità, sarà necessario fare il cosiddetto ISEE corrente, quello che presenta meglio la situazione reddituale della famiglia allo stato attuale.
Poi ci sono altri requisiti importanti per la misura, come il non possesso di autoveicoli di grossa cilindrata (sopra i 1.300 cc) o motoveicoli (sopra i 250 cc) immatricolati negli ultimi 3 anni oppure, indipendentemente dalla cilindrata, se immatricolati negli ultimi 12 mesi. Infine, nessun componente il nucleo familiare deve essere soggetto beneficiario di altre indennità per disagio o ammortizzatori sociali.
Calcolo del punteggio ed importi del SIA
Il Bonus massimo erogabile è di 400 euro a famiglia, ma si differenzia in base al nucleo familiare. Si parte da 80 euro per nucleo familiare singolo, 160 per due componenti, 240 per 3 membri, 360 per 4 e 400 per tutti gli altri casi. Essendo un contributo frutto di una sinergia tra Stato e Regioni, possibile che ogni regione possa aumentare gli importi, come succederà in Sardegna dove il Governo Locale ha portato a 500 euro il massimo erogabile.
Per percepire il sussidio che sarà utilizzabile con una card per l’acquisto di medicinali, generi di primaria importanza e per pagare le utenze domestiche quali luce e gas, i beneficiari dovranno partecipare alle convocazioni dei servizi sociali o soggetti organizzatori del progetto, dimostrare di cercare attivamente un lavoro e partecipare a tutte le iniziative che verranno promosse.
Riduzione del sussidio e revoca definitiva sono previste per soggetti che saranno valutati negativamente dal punto di vista dell’impegno. Sul sito dell’INPS come dicevamo c’è lo strumento che aiuterà le famiglie a valutare se rientrino nei casi prima citati, se come punteggio possono richiedere il SIA. Si chiama Valutazione Multidimensionale del Bisogno ed è un indicatore che certifica il reale stato di bisogno di una famiglia.
Il punteggio necessario è 45, al di sotto del quale non si potrà beneficiare del bonus. Per esempio, un famiglia di due componenti, se uno dei due è minorenne riceve 5 punti, 10 per due minorenni e così via. Anche il reddito ISEE è soggetto a questo indicatore. L’ISEE zero concede 25 punti, mentre più ci si avvicina ai 3.000 euro, oltre i quali come dicevamo nulla è concesso, meno punti si ottengono. Per esempio una famiglia con 2.400 euro di ISEE, otterrà 5 punti, cioè i 25 meno 20 che fuoriescono dal reddito diviso il coefficiente di 120 (2400:120).