Si chiama Ciemmona ed è giunta alla sua quindicesima edizione, una Critical Mass estesa, nonché un raduno di ciclisti provenienti da tutto il mondo, che pedalano assieme in una città diversa ogni anno. L'obiettivo dell'evento, durato tre giorni dal 18 fino al 20 maggio, è quello di donare ai cittadini fiorentini due minuti di serenità e tranquillità per le strade del giglio rosso.
Il Centro Popolare Autogestito di Firenze Sud in via Villamagna è stato allestito come sede per l'intera durata dell'evento. Sabato 19 Maggio il Parco delle Cascine è stato protagonista della pedalata di massa, che a seguito del raduno al suo interno, previsto per le 14:30, ha visto passare accanto a se centinaia di ciclisti che hanno pedalato lungo Via San Sovino in direzione Via Francesco Talenti.
Durante la serata festa e concerti presso il CPA FiSud, con la presenza dei "Fiati Sprecati" e degli "O' Brian Bombers". Il secondo incontro è avvenuto nella giornata di domenica 20 maggio, con una pedalata da piazza Poggi fino a Mondeggi.
L'intervista a Luca, un ciclista partecipante
Seguendo il gruppo di ciclisti incontriamo un ragazzo al quale si è danneggiato il copertone della propria bicicletta, ci fermiamo a porgli qualche domanda riguardante l'evento. "Si tratta di un incontro casuale, in un luogo concordato, tra ciclisti", "Non esistono leader, non è presente un regolamento e nemmeno un percorso prestabilito". Alla Critical Mass, ci racconta Luca, può partecipare chiunque, non è necessaria una registrazione, e possono partecipare anche pattinatori, skaters, monopattini e pedoni.
La scelta del percorso è molto semplice e banale, infatti questo viene definito mediante una mailing-list, sarà poi rielaborato e confermato durante una riunione informale prima della partenza del raduno.
"Sono molti gli automobilisti che vedendoci suonano il clacson oppure scendono dall'auto per litigare, proprio per questo al fine di ridurre i disagi cerchiamo di favorire strade a bassa viabilità e percorsi pedonali".
Continuiamo la nostra chiacchierata, e dando una mano a Luca per permettergli di ripartire e seguire il gruppo, ci spiega come "Per mantenere il compatto il gruppo, tutti osservano tutti cercando di aiutare chi è in difficoltà e chi è più lento".
Ci viene spiegato anche che in caso di problemi con le forze dell'ordine il gruppo resta unito, così da evitare una penalizzazione del singolo.
Dopo questa lunga conversazione Luca è ripartito col gruppo, si partirà ancora il prossimo anno?