La Ferrari è riuscita a raccogliere893 milioni di dollari nella sua offerta pubblica iniziale sul mercato americano (Wall Street), i prezzi delle azioni nella fascia alta della gamma commercializzata dopo la domanda degli investitori, ha superato le scorte disponibili. L'azionista di maggioranza è la Fiat Automobiles Chrysler, la quale sta vendendo una quota del 9% del marchio iconico italiano (per un totale di 17/18 milioni di azioni a 52$ ciascuno).
I debiti acquistati dalla Fiat
I debiti della Ferrari verranno acquisiti dalla Fiat e la società avrà un enterprise value di circa 12 miliardi di dollari.
Le azioni verranno immesse nel mercato americano mercoledì prossimo, e sarà quotata al New York Stock Exchange sotto il simbolo RACE. Il Presidente Sergio Marchionne, che è anche amministratore delegato di Fiat Chrysler, suonerà la campana di apertura al NYSE con altri dirigenti tra cui:
- Vice Presidente Piero Ferrari (figlio del fondatore Enzo Ferrari) e la Fiat Chrysler Presidente
- Il presidente della Fiat John Elkann
Fiat Chrysler è scesa del 3,3% a 13,75 euro nella giornata di martedì mentrele azioni quotate a New York sono aumentate più del 60% dal 28 Ottobre 2014, il giorno prima che Marchionne ha annunciato i piani per la Ferrari. Questa è la migliore performance tra i principali titoli del settore auto a fronte di un guadagno di circa il 7 per cento per General Motors C, e una discesadi quasi il 40% per le azioni privilegiate di Volkswagen (la società tedesca che è stata alle prese con lo scandalo dissellate lo scorso mese).
Entusiasmo a Wall Street
La domanda degli investitori per le azioni Ferrari è stato ampiamente superato. La Fiat Chrysler prevede di distribuire il suo restante 80% del capitale di Ferrari ai propri investitori all'inizio del prossimo anno mentre Piero Ferrari manterrà il suo 10% di partecipazione.La Ferrari è sempre la Ferrari e questo ha suscitato entusiasmo e interesse nell'IPO a Wall Street, infatti alcune aziende americane che volevano quotarsi in borsahanno dovuto annullare la vendita delle proprie azioni e rinviare la propria offerta, lasciando arrivare come sempre per prima la casa automobilistica di Maranello.