L'Inps ha stilato il consueto consuntivo di inizio anno, relativo alle domande di disoccupazione presentate nel 2013. L'Istituto di previdenza sociale ha registrato un sostanziale aumento delle richieste nel corso dell'anno solare, pari al 33,8%, ma su questa percentuale non ha inciso solo la crisi che attanaglia ormai da anni l'Italia. A partire da gennaio 2013, infatti, è cambiata la norma di riferimento che va ad interessare un panorama più vasto di casi di licenziamento, con l'entrata in vigore delle nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria, ASpI e mini ASpI.

Lo scorso dicembre, sono state presentate 410 domande di disoccupazione ordinaria e speciale edile, 33.500 domande di mini ASpI e ben 98.394 di ASpI. Nel complesso, sono state ben 2.134.975 le domande pervenute all'Inps nel corso del 2013, rispetto alle 1.595.604 arrivate nell'anno 2012, determinando così l'aumento del 33,8%.



C'è invece da registrare un calo del -10,4% per quanto riguarda la cassa integrazione. A gennaio 2013 furono autorizzate 90,8 milioni di ore, mentre a gennaio 2014 ci si è fermati a 81,4 milioni di ore. Tale dato è stato determinato dal calo degli interventi di cassa integrazione ordinaria e in deroga (-23,1% e -16,1% rispettivamente), mentre la cassa integrazione straordinaria è stata caratterizzata da un leggero aumento (+0,8%).

Si è, infatti, passati dalle 43,5 milioni di ore autorizzate a gennaio 2013 alle 43,9 milioni di ore autorizzate lo scorso mese. Numeri che destano preoccupazione e che fanno capire come l'agognata luce alla fine del tunnel sia ancora molto lontana.