Con l'approvazione della commissione Lavoro alla Camera passano a 5, da 8, le proroghe massime per i contratti a tempo determinato, che inoltre non potrà avere durata maggiore di 36 mesi se non è prevista una causale.

L'emendamento del PD (che porta la prima firma di Marialuisa Gnecchi) prevede anche che l'assunzione di personale a tempo determinato si può avvalere del tetto del 20%, solo se rapportato al numero dei "lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato a partire dal 1 gennaio dell'anno di assunzione", invece che al totale dei dipendenti presenti in organico.

Il personale educativo e scolastico con contratto a tempo indeterminato (assunti per un periodo temporaneo) negli asili nido e nelle scuole materne comunali, usufruirà di una proroga di un altro anno, fino al 31 luglio 2015.

Se la proposta del PD riguardo la modifica delle proroghe sui contratti a tempo indeterminato rischia di creare una rottura nella maggioranza, il decreto Lavoro ha prodotto una vera e propria scissione, con i capigruppo di SC, Irene Tinagli e di Ncd, Sergio Pizzolante, che hanno deciso, rispettivamente, per il voto di astensione sul testo e per la non partecipazione al voto.

Intanto si alleggerisce il carico previdenziale sui datori di lavoro per i contratti di solidarietà: la riduzione passa dal 25% al 35%, anche se viene annullata la possibilità di ottenere uno sconto fino al 40% (sempre in riferimento ai contributi dei contratti di solidarietà) in caso di incremento del 30% sulla riduzione dell'orario di lavoro di un dipendente.